Povia al Carnevale di Fano 2020? Veto di Pd e In Comune. "Omofobo e razzista"

Infuria la polemica dopo l’annuncio che il cantautore sarà ospite della sfilata del 23 febbraio. Pd e In Comune: "Lo impediremo"

Il cantautore Giuseppe Povia, autore di "I bambini fanno oh"

Il cantautore Giuseppe Povia, autore di "I bambini fanno oh"

Fano (Pesaro e Urbino), 22 dicembre 2020 - Scoppia il ’caso Povia’ al Carnevale di Fano. Un caso politico, che vede il Pd e In Comune schierarsi duramente e senza mezzi termini contro la decisione degli organizzatori di invitare il cantautore – noto per le sue posizioni al limite della provocatorietà – alla terza sfilata della manifestazione fanese. L’interprete di "I bambini fanno oh" e vincitore di Sanremo è atteso domenica 23 febbraio. Ma Pd e In Comune richiamano le sue discusse posizioni sull’omosessualità (nella canzone "Luca era gay" ne parlò come di qualcosa da cui si potesse guarire) e sull’immigrazione (in "Immigrazia" la definisce follia). Chiacchierata anche la sua vicinanza al movimento NoVax: nel luglio 2017 era pure alla manifestazione pesarese, cantando dal podio. Insomma, ce n’è abbastanza perché In Comune, in particolare, suggerisca "a chi di competenza di revocare l’invito".

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«Tenteremo di evitare alla nostra città - aggiungono dal Pd - di accoglierlo (e pagarlo). Qualora la sua presenza fosse confermata, noi non ci saremo. Non possiamo accettare di avere come ospite un personaggio pubblico noto per il suo razzismo e la sua omofobia. Uno che ha appoggiato ogni teoria complottista esistente. Elargire omofobia e razzismo a piene mani e propalare bufale e scempiaggini non può essere considerato libertà d’espressione". A qualche giorno dalla conferenza stampa della Carnevalesca (presenti anche gli assessori Caterina Del Bianco ed Etienn Lucarelli), nella quale sono stati resi noti gli ospiti dell’edizione 2020, il Pd e In Comune prendono le distanze: "Noi del Pd - dice il segretario del partito fanese Alberto Bacchiocchi - non eravamo presenti alla conferenza stampa e nessuno ci aveva avvisato dell’invito a Povia. In ogni caso il nostro non è un attacco agli amministratori, che forse non hanno dato il giusto peso alla cosa, ma non possiamo accettare l’invito al cantante". Incalza la consigliera Carla Luzi: "Povia non ci rappresenta in alcun modo: non è una questione di gusti musicali, è la sua idea di mondo che non ci appartiene perchè all’opposto del nostro modo di vivere e pensare il mondo".

Non retrocede la presidente della Carnevalesca Maria Flora Giammarioli: "Povia ha scritto una delle più belle canzoni dedicate ai bambini, ha vinto Sanremo e per noi è un professionista con il quale abbiamo firmato un contratto. Il resto è politica, con la quale il Carnevale non c’entra nulla". Il Pd, però, non molla: "Si tratta di coerenza coi nostri principi, che non sono negoziabili né assoggettabili". Mentre per In Comune "Fano è una città democratica, civile, inclusiva e solidale, che vuole che le persone si sentano libere di esprimere se stesse senza essere giudicate per il loro orientamento sessuale o modo di essere".