Comenius Race, gli studenti fanesi vincono la corsa per il lavoro

Il Polo Scolastico 3 ha presentato la nuova "Guida di orientamento al lavoro" prodotta nell'ambito del progetto internazionale finanziato dall'Europa

Fano, i ragazzi del Polo 3 che hanno partecipato al progetto Comenius Race

Fano, i ragazzi del Polo 3 che hanno partecipato al progetto Comenius Race

Fano (Pesaro e Urbino), 20 maggio 2019 - Il mercato del lavoro sempre più complesso e ostile, impone ai giovani la necessità di conoscere al meglio i propri punti di forza e di debolezza, di essere in grado di individuare  le opportunità offerte e di far confluire le proprie potenzialità nei settori di elezione proponendosi con un uso consapevole di strumenti e procedure. Tutto ciò non limitando il proprio raggio d’azione al mercato nazionale, ma ampliandolo a quello europeo.

Da tempo l’Europa finanzia progetti, tra cui i partenariati multilaterali, fondati sulle “key competences”, ovvero competenze chiave quali l’interculturalità, le competenze linguistiche e l’internazionalizzazione in funzione dell’acquisizione di una consapevolezza della cittadinanza europea.

E’ in quest’ottica che si è sviluppato il progetto Comenius “Race” (Raising Awareness of Job Competences needed in Europe) realizzato dagli studenti dell’I.I.S. Polo 3 Fano con altri quattro Paesi europei e precisamente la Finlandia, la Germania, l’Ungheria e la Svezia e coordinato dai professori Tiziana Volpato e Lanfranco Mancini. "Il progetto si è articolato nell’arco di due anni con mobilità nei vari paesi coinvolti - hanno spiegato i ragazzi l'altro giorno durante la presentazione ufficiale del progetto che li ha visti coinvolti - ,e in tali occasioni gli studenti si sono confrontati, lavorando in team multinazionali, sul lavoro svolto nei rispettivi Paesi in collaborazione con le scuole partner grazie all’utilizzo degli strumenti informatici. Il prodotto finale è una Guida di orientamento al lavoro nazionale e internazionale redatta in inglese dagli studenti per gli studenti in uscita al quinto anno delle superiori".

Lo strumento prodotto dai ragazzi "è di facile e pratica consultazione, flessibile, nel senso che può essere ampliato o modificato a seconda delle esigenze personali e didattiche, e si presta ad essere inserito nella programmazione curriculare sia degli insegnanti di lingua che di altri docenti nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro".

"Tutti gli studenti che hanno preso parte al progetto - aggiunge la preside Anna Gennari - hanno espresso valutazioni molto positive in relazione all’interesse e all’utilità della tematica, alla possibilità di entrare in contatto con culture così diverse l’una dall’altra, al miglioramento delle proprie competenze linguistiche unitamente ad un’accresciuta motivazione, all’acquisizione di competenze trasversali quali il lavoro in team e la comunicazione. In buona sostanza hanno vissuto questa opportunità come un grande privilegio. I progetti europei si configurano come una grande risorsa che la scuola ha a disposizione per ampliare gli orizzonti degli studenti e contribuire a formare personalità idonee ad agire in un modo globale".