Prostituzione a domicilio, lui la rifiuta e lei lo denuncia per violenza: arrestata

In manette anche due sodali che hanno minacciato il cliente per estorcergli denaro

La volante della polizia di stato

La volante della polizia di stato

Fano (Pesaro e Urbino) 22 aprile 2021 - Al tempo del Covid anche le imprenditrici del sesso non esercitano più in casa, ma a domicilio. E’ stata però una consegna di piacere che non è assolutamente andata a buon fine.

Era la tarda mattina del 19 aprile, quando il fanese ha risposto ad un bollente annuncio trovato online. Tramite wathsapp l’uomo ha preso accordi con un’avvenente 20enne rumena per una prestazione sessuale da 50 euro. Ma quando la giovane donna ha bussato alla porta di casa del fanese, gli ha chiesto molto di più: 300 euro, sostentenddo che, per arrivare da Rimini, aveva dovuto farsi accompagnare in macchina da due amici.

A questo punto tutti i bollenti spiriti del fanese si sono spenti, tanto più che la ragazza non corrispondeva affatto alla giunonica bellezza della fotografia. Vistasi rifiutata, la ragazza ha preteso comune di essere pagata: 100 euro per il disturbo e la trasferta. Ma il fanese ha declinato anche questa richiesta, accompagnandola fuori dalla porta.

La giovane a quel punto è andata su tutte le furie e lo ha minacciato. “Se non mi paghi ti denuncio. Dico che mi hai aggredita” e poi una lunga sequela di improperi che si è conclusa con “se non apri la porta te la faccio pagare… chiamo i miei amici”. L’uomo, fino a questo punto, non si è fatto intimorire. Ma quando sotto casa sono arrivati i due energumeni, la paura lo ha  assalito. Tanto più che questi arrivati sotto casa sua, prendendo a spallate il portone, l’hanno subito minacciato di morte se non gli avesse consegnato i soldi.

A quel punto ha raccontato tutto alla polizia: di lì a poco è arrivata una volante a sirene spiegate. Ma quando i poliziotti del Commissariato di Fano, diretto dal vice questore Stefano Seretti, sono arrivati davanti a quell’appartamento, i due rumeni erano già risaliti in auto e partiti. Lasciando lì la giovane connazionale. “Non l’ho minacciato - si è difesa la prostituta, condotta in Commissariato - è lui che mi ha aggredita” ha dichiarato agli agenti. Ma le indagini condotte dagli agenti hanno portato ben presto ad un'altra verità, testimoniata dalla conversazione registrata sul telefonino dell’uomo. Per questo la donna è stata arrestata sia per il reato di tentata estorsione aggravata sia per la calunnia.

Mentre la giovane veniva interrogata, gli amici rumeni l’attendevano al casello dell’autostrada. E’ li che li hanno trovati gli agenti del Commissariato di Fano. Ma alla vista di ben due pattuglie di polizia, gli uomini hanno subito imboccato l’Autostrada, fuggendo a forte velocità in direzione Nord. Ne è scaturito un inseguimento che si è concluso a Gabicce, con gli inseguitori che hanno avuto la meglio. Immediate sono scattate le manette, anche ai polsi dei due 30enni, anche loro per tentata estorsione aggravata. Questa mattina in camera di consiglio, il giudice ha convalidato l’arresto dei tre rimettendoli in libertà in attesa del processo, non ravvisando le esigenze necessarie per disporre una custodia cautelare.  TIZIANA PETRELLI