
La partenza di Ricci dall’imbarcazione che farà tappa anche a Marotta
di Anna Marchetti
T-shirt bianca, calzoncini neri e infradito. Il candidato alla presidenza della Regione Marche, Matteo Ricci (europarlamentare del Pd), ieri mattina si è presentato a Fano in versione marinara per il tour delle spiagge cittadine a bordo della barca anti-inquinamento: la partenza è stata dal porto turistico di Marina dei Cesari. I candidati consiglieri presenti si sono mostrati uniti e con i volti sorridenti, nonostante la vicenda giudiziaria di Ricci.
Onorevole Ricci non teme che l’inchiesta incida sulle valutazioni dei cittadini-elettori?
"Le strumentalizzazioni di questi giorni non hanno fatto che aumentare i follower dei miei social e le persone che mi fermano per strada per darmi forza e per dirmi ‘vai avanti’".
Mai una critica?
"Per il momento non mi è capitato, se invece gli avversari vogliono continuare a parlare di murales, lo facciano pure, noi ci occuperemo dei marchigiani".
Parliamo di temi cittadini: pensa che la complanare Fano-Pesaro (la precedente amministrazione ha perso 20 milioni) sia necessaria e la Regione sarebbe pronta a rifinanziarla?
"Quello che serve è una Regione che faccia investimenti. Penso al progetto già pronto della ciclovia del Metauro, cassato dalla giunta Acquaroli. Un investimento, vero, sulla mobilità sostenibile e un contributo allo sviluppo della Valle del Metauro. Finora Salvini ci ha scippato i 2 miliardi destinati alla ferrovia, trasferendoli sullo stretto di Messina, e la Regioni ci ha tolto i soldi per la ciclovia sul Metauro. I 20 milioni della strada Fano-Pesaro si aggiungono a una serie di risorse sottratte a questo territorio: lavoreremo per rimetterle".
Considera la complanare nord necessaria?
"Considero il casellino di Fenile un’opportunità, poi vedremo se serve la complanare. Di certo quando si perdono risorse non è mai positivo".
Nuova Federiciana e Hospice pediatrico: se eletto confermerà gli investimenti?
"Confermerò i progetti positivi per la città, il problema è che finora non c’è stata una inaugurazione, un cantiere completato o solo avviato: noi daremo concretezza a 5 anni di annunci".
Cosa racconta del futuro delle loro imprese ai bagnini che incontra nel tour on the beach?
"Che sono stati ingannati. Lega e Fd’I hanno fatto credere che con il governo di centrodestra la Bolkestein non sarebbe stata applicata. Ora il rischio è che ogni Comune proceda in modo autonomo. Un governo serio dovrebbe prevedere regole chiare per le gare in tutta Italia a tutela degli attuali gestori, stabilendo indennizzi per gli investimenti fatti da chi lascia e inserendo la regola che nessuno può gestire più di uno stabilimento".
La stagione estiva si sta rivelando non entusiasmante: con lei sarebbe stato diverso?
"Il presidente è il principale promoter della sua regione e con me le Marche sarebbero più note. Se Acquaroli non lo conosce nessuno, né in Italia né in Europa, il problema è nostro".
Eppure qualcuno dice che Acquaroli interpreti lo spirito dei marchigiani: apparire poco, lavorare molto. Il suo approccio va in senso opposto?
"Chi si accontenta della mediocrità sta con Acquaroli, noi abbiamo un progetto di cambiamento per dare alle Marche una rilevanza nazionale ed europea su infrastrutture, economia e turismo. I marchigiani sono fieri delle loro origini, ma vogliono avere i riconoscimenti che meritano con un governo che sia alla loro altezza".