Segue Google Maps e si ritrova sul greto del fiume. Salvato dopo due ore

Theo Finauri, 20 anni, doveva andare a pranzo a Sant'Ippolito e per bypassare un incidente si è ritrovato sul Metauro: "Brutta disavventura"

La jeep della polizia di Urbino mentre traina il ragazzo

La jeep della polizia di Urbino mentre traina il ragazzo

Sant'Ippolito, 14 ottobre 2019 - Era partito ieri mattina a mezzogiorno da Urbino per andare a pranzo a Reforzate (Sant’Ippolito). Poco prima di Canavaccio, il navigatore di Google gli ha consigliato di evitare un incidente stradale avvenuto poco più avanti proponendogli di girare per Monte Polo. E Theo Finauri, 20 anni, alla guida della sua Peugeot 206 blu, si è fidato girando per il monte. Un’ora dopo si è ritrovato per obbedire al navigatore sul greto del fiume Metauro, impossibilitato ad andare avanti e indietro. Lo hanno salvato dopo due ore di fatiche i poliziotti di Urbino a cui aveva chiesto aiuto. Per riportarlo fuori, sono arrivati col suv Pajero e con un cavo d’acciaio lo hanno trainato su una strada.   «E’ stata una disavventura incredibile – racconta al telefono Theo – devo ringraziare gli agenti della polizia di Urbino. Senza di loro sarei ancora sul greto del fiume. Ma come potevo immaginare che il navigatore mi portasse nel fiume? Mi segnalava l’esistenza di un ponte. Invece c’era l’acqua. Quando il navigatore mi ha detto di girare per evitare la coda dell’incidente ho pensato che sarei passato un po’ per la collina per poi riscendere sulla statale. Invece cammina e cammina in questa strada bianca con la mia Peugeot sono arrivato in cima a Monte Polo. Poi il navigatore mi ha mandato in via Molino del Locco (dai Loc per gli esperti della zona) indicandomi tutto il tragitto che mi avrebbe riportato tra Canavaccio e Calmazzo. Io mi sono fidato a occhi chiusi seguendo tutte le indicazioni. Ma capivo man mano che scendevo che la strada non era nemmeno più bianca. Diventava una mulattiera, per trattori, ma non ho pensato minimamente che stesse sbagliando il navigatore di Google».   «Invece dopo un’ora e mezza – racconta Theo – sono finito su una stradina ripida piena di sassi che mi ha portato sul greto del fiume. Si vedeva che c’erano passati solo i trattori cingolati ma io come potevo saperlo? Ho chiesto aiuto alla polizia ma non sapevo dire dove mi trovavo. Ho dato le indicazioni di Google ma anche per loro è stato difficilissimo trovarmi in quel posto sperduto. Ho camminato molto per andargli incontro e finalmente mi hanno visto. D’ora in poi non farò deviazioni dalle strade principali e asfaltate».