Ai domiciliari per stalking, ma la madre non lo vuole. Torna in carcere

E' accaduto a Mondolfo. La donna si è rifiutata di accogliere il figlio in casa

I carabinieri di Mondolfo durante un arresto

I carabinieri di Mondolfo durante un arresto

Mondolfo, 3 marzo 2017 -  I carabinieri lo arrestano per atti persecutori verso l’ex compagna e per maltrattamenti nei confronti del figlio 14enne. Disposti gli arresti domiciliari la madre si rifiuta di accoglierlo in casa perché troppo pericoloso e così il tipo, un 52nne di Mondolfo, è tornato in carcere.

E’ la sintesi di una storia che ha come protagonista un uomo col vizio dell’alcool. La relazione tra lui e la donna era nata nel 2001 e si era conclusa nel 2005 per incompatibilità personali e, soprattutto, perché l’uomo faceva alzava troppo spesso il gomito. Dalla relazione era nato un figlio e questo metteva nelle condizioni la donna di doversi rapportare con l’uomo, che nel tempo era diventato sempre più aggressivo e violento, sia nei suo confronti che nei confronti del bambino. Numerose le denunce sporte ai carabinieri e altrettanto numerosi i provvedimenti dell’autorità giudiziaria sia ordinaria che minorile.

All’uomo era stato imposto il divieto di avvicinamento alla donna ed al piccolo ed era stata sospesa anche la potestà genitoriale. Protagonista poco più di una settimana fa di un’aggressione nei confronti di due agenti dalla polizia municipale di Mondolfo, dopo aver dato in escandescenze in un bar, l’uomo si era ricoverato in una clinica di Senigallia per tentare di disintossicarsi dall’alcool, ma ha resistito solamente tre giorni. E uscito dall’ospedale ha subito tempestato la donna con telefonate anonime e non ricevendo risposta si è recato sul posto di lavoro di lei, a Fano.

La donna, messa sul chi va la dai parenti, aveva già avvisato il suo responsabile il quale, all’arrivo del tipo, l’ha chiamata allarmata dicendole che l’uomo era intenzionato a recarsi presso la scuola del figlio. A quel punto la donna ha chiamato i carabinieri di Fano i quali, ben consci della situazione, si sono diretti immediatamente verso la scuola ed hanno intercettato l’uomo proprio mentre stava tentando di entrare. Durante le concitate fasi di neutralizzazione, concretizzatesi sull’uscio della scuola, l’uomo lanciava pesanti minacce di morte nei confronti della ex compagna, dopodiché è stato tratto in arresto in flagranza di reato per atti persecutori e condotto al carcere di Pesaro.

Il giorno successivo gli veniva notificata in carcere un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare nel frattempo emessa sempre dal Giudice di Pesaro a seguito delle innumerevoli denunce sporte dalla ex compagna e ai numerosi interventi dei carabinieri. Oggi nel carcere di Pesaro c’è stata la convalida dell’arresto e il Giudice ha disposto gli arresti domiciliari presso l’abitazione della madre. L’uomo è stato dunque scortato dalla polizia penitenziaria a Mondolfo nell’abitazione della mamma, che però si è rifiutata di accoglierlo in casa ritenendolo un pericolo per sé, per l’ex compagnia e per il figlio. Al personale della polizia penitenziaria, a quel punto, non è rimasta altra scelta che riportarlo in carcere in attesa di ulteriori determinazioni dell’autorità giudiziaria.