REDAZIONE FANO

Stop alla pesca a strascico fino a metà settembre

Entra in vigore il decreto statale valido per l’alto Adriatico. Il pesce fresco è comunque assicurato

Motopescherecci nel porto di Fano

Motopescherecci nel porto di Fano

È scattato a mezzanotte il fermo pesca nel tratto di Mare Adriatico che va da Trieste fino ad Ancona per consentire il ripopolamento delle specie. Il divieto durerà fino al 13 settembre prossimo. Come noto, la misura riguarda la pesca a strascico, che solitamente si dedica alle specie più pregiate e interessa a Fano una decina di grossi motopescherecci, i quali rimarranno in porto per un mese e mezzo. Il pesce fresco sulle tavole di ristoranti e cucine fanesi comunque non mancherà: ad andare in mare saranno i barchetti che dovranno però rispettare il divieto di pesca entro le 6 miglia dalla costa, che è scattato l’1 luglio e durerà fino al 31 ottobre, per consentire il ripopolamento nei bassi fondali. Il decreto fermo pesca 2024 del Ministero dell’Agricoltura contiene anche altre novità come la scomparsa del fermo aggiuntivo, che durava un mese circa, un plafond complessivo di pescato da non superare per l’Adriatico e dal 13 settembre – cioè dalla fine del fermo pesca – per tutto l’anno l’obbligo di pescare solamente tre giorni a settimana o per un totale di 72 ore, spalmate su cinque giorni. Quello che preoccupa di più i pescatori, in questa estate di caldo anomalo, è la presenza delle mucillagini che causano seri problemi all’attività: le reti da pesca sono aggredite e ostruite da questi aggregati gelatinosi, residuo di alghe venute a contatto con nutrienti come azoto e fosforo derivanti dai fertilizzanti utilizzati in agricoltura, come pure degli scarichi industriali e delle acque reflue che raggiungono il mare.

s.c.