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Marotta, trans nei guai per false generalità. Rischia 6 anni

L'imputato ha fornito il 'nome d'arte'

Marotta, trans nei guai per false generalità (foto d'archivio Studiosally)

Mondolfo (Pesaro e Urbino), 2 ottobre 2019 - E’ una trans peruviana di 31 anni. Si prostituiva generalmente a Marotta, sulla litoranea a ridosso del fiume Cesano. La sera del 17 agosto dell’anno scorso, intorno a mezzanotte e mezza, una pattuglia dei carabinieri l’ha fermata per un controllo. Ai militari, la trans ha detto di chiamarsi con almeno quattro nomi tra cui Ramirez e di essere nata in Ecuador ma non aveva con sé alcun documento. Vestiva in abiti femminili ed aveva un trucco molto vistoso che rendeva difficile ogni riconoscimento visivo. Per questo, portata in caserma, e fotosegnalata, è emerso che viveva a Rimini ed era conosciuta con il nome di Lopez, il che equivale a dire Mario Rossi.

Questo non ha scoraggiato gli inquirenti che hanno voluto approfondire il caso scopprendo che la trans era peruviana ed aveva un altro nome ancora tanto da esser già destinataria di un decreto di espulsione dal territorio italiano per vari reati commessi a Rimini. Partita la denuncia per le false generalità, ieri la trans peruviana era attesa al processo a Pesaro. Il giudice, accortisi del tipo di reato e con lo stesso avvocato difensore (Andrea Monsagrati) che sottolineava il vizio procedurale, ha disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero perché chieda il rinvio a giudizio di Lopez alias Ramirez al giudice delle indagini preliminari. L’imputato rischia, per aver dato il nome d’arte, fino a sei anni di carcere. Ieri era contumace.