REDAZIONE FANO

Vivere nell’ex convento con un torchio in salotto

Giovanni Piccini, 44 anni, stampatore e incisore, apre le porte del suo atelierstudio al Chiostro delle benedettine, in pieno centro

di Silvano Clappis

Ha 44 anni e gestisce l’unica stamperia d’arte esistente a Fano. Giovanni Piccini ha il suo atelierstudio, dove vive anche, al Chiostro delle benedettine, in pieno centro storico.

Innanzitutto si presenti.

"Sono nato a Fano il 15 novembre 1977, ho frequentato la scuola d’arte ’Mengaroni’ a Pesaro e poi l’Accademia d’arte a Urbino, più quattro corsi di specializzazione in calcografia. In seguito ho aperto un laboratorio d’arte, nel 2006, prima a Bellocchi, poi dietro la chiesa di san Leonardo e da lì mi sono trasferito al Chiostro".

Come mai questa scelta di venire al Chiostro delle benedettine?

"Perché è un posto accattivante e molto adatto a fare questo tipo di lavoro. Non solo per gli affreschi antichi rimasti dal vecchio convento di suore, ma anche per la tranquillità e il silenzio che emana questo posto, dalla finestra vedi fuori fiori, alberi, giardini, anche se sei in pieno centro. Lo abbiamo voluto a tutti i costi".

Perché usa il plurale?

"Perché all’inizio Chiara Tonucci mi ha dato una grossa mano ad aprire questa attività. Eravamo compagni di scuola da piccoli, quindi siamo amici da molto tempo, e lei ha curato la parte amministrativa e burocratica dell’attività. Senza di lei non sarebbe stata la stessa cosa, quindi devo solo ringraziarla. Adesso si è un po’ allontanata perché le cose che doveva fare le faceva durante le ferie dal suo lavoro".

Lei è un incisore e stampatore al tempo stesso…

"Sì. La calcografia è una delle tecniche alle quali hanno fatto riferimento spesso grandi pittori e scultori. Difficile trovare carriere dove un incisore ha fatto solo quello; forse il Durer che comunque era un grande pittore. L’incisione va avanti parallelamente al dipingere, allo scolpire, sono tre tecniche che possono sembrare lontane, ma hanno tanto in comune. Quanto a me, l’incisione riguarda più l’illustrazione, il racconto di una storia. Grazie a lei posso proporre lavori che parlano di Fano in un’altra maniera. Ho fatto incisioni sulla Musica Arabita, sul porto di Fano. Un po’ come le chine, che sono sempre fatte con intento illustrativo. I miei dipinti, invece, vanno più sul decorativo, sull’astratto. Come scultore ho, dal 2010, un’opera nella Piazzetta Bambini del Mondo a Bellocchi".

Da stampatore le capita di lavorare per altri?

"Certo. A Roma ho un collega, Alessandro Fornaci che gestisce la Stamperia del Tevere a Trastevere, il quale mi commissiona tirature di artisti contemporanei".

Strumenti?

"Ho un torchio inglese dei primi dell’Ottocento, un Hughes & Kimber, di dimensione ridotta perché a quel tempo fondamentalmente l’incisione era legata alla stampa di illustrazioni per libri di piccolo formato. I manuali, che oggi chiamiamo tascabili. Poi ho un torchio grande, 70x100 di 60 anni, che utilizzo di rado. L’ho usato per il Rossini Opera Festival. Infine ho un torchio calcografico di mia produzione. Alcuni artigiani mi fanno i pezzi su mio progetto, poi li assemblo e finisco con i pezzi mancanti. Una di queste macchine l’ho venduta a Montagnana (provincia di Padova) dove ad aprile metteremo in piedi un laboratorio di incisione".

Ovviamente può stampare di tutto?

"Sì. Lastre calcografiche in zinco, rame, ottone, oppure xilografie nel caso di una matrice di legno, poi bulino, punta secca, acquaforte, acquatinta, maniera a zucchero e altro. Unica eccezione la litografia che prevede una matrice in pietra, troppo ingombrante...".

La soddisfazione maggiore?

"Ogni volta che finisci un’opera, quella è la più bella. La soddisfazione maggiore è essere arrivato fino ad oggi continuando a fare questo lavoro da anni. Mi piace. Anche se non è sempre così redditizio. Ma questa è una cosa comune a tutti gli artisti di tutte le epoche. Spero comunque di riuscire a farlo al meglio ancora per tanto tempo".

L’oggetto a cui tiene particolarmente?

"Un mazzo di tarocchi intero, da 78 carte illustrate, che stamperò in 100 esemplari".

Progetti futuri?

"Il laboratorio a Montagnana, una mostra a Fano entro l’anno e poter proseguire i corsi individuali di disegno, pittura e incisione sia per bambini che per adulti. Sono da 40 ore, modulabili a seconda delle esigenze dei frequentanti".