ALESSIO CARASSAI
Cronaca

Amandola e Comunanza fanno squadra

I due sindaci: "Insieme si può fare molto, soprattutto vogliamo incoraggiare i paesi limitrofi ad avvicinarsi"

L’asse montano Amandola-Comunanza

L’asse montano Amandola-Comunanza

Si rafforza l’asse montano fra le Amministrazione di Amandola e Comunanza. Circa un anno fa in seguito alle elezioni i neo sindaci appena eletti, si scambiarono rispettivamente la cortesia di una visita, che fu di sprone per avviare nuove forme di collaborazione, anche per riavvicinare due comunità che per diversi anni erano state sotto il profilo politico – amministrativo molto distanti. Questo primo anno è servito per approfondire progetti al avviare iniziative che si potessero portare avanti in sintonia, tanto per fare qualche accenno la riapertura dell’ospedale dei Sibillini, la crisi della società ‘Beko Europe’, collaborazioni sul trasporto pubblico locale, eventi culturali e di formazioni realizzati in collaborazione con la Fondazione Carisap e con la Ciip. A questo si sono aggiunte iniziative dedicata a valutare nuove opportunità di accoglienza sotto il profilo turistico, attivazione di servizio ritenuti primari e la creazione di opportunità di lavori per incentivare le giovani coppie a restare sul territorio. Ci sono anche elementi di forza che caratterizzano questo spaccato di territorio: alto spirito di solidarietà, tasso di criminalità tra i più bassi d’Italia, il privilegio di vivere in una zona quasi incontaminata, tante opere d’arte, musei, turismo di qualità e religioso. La Sibilla, la natura, la possibilità di intraprendere un’attività senza costi eccessivi, affitto e costo dell’abitazione a portata di tanti, il concetto del ‘tempo’ e di qualità della vita. Questo è il vero oggetto del patto di ferro tra i due Sindaci del comune di Comunanza e Amandola.

"Stiamo lavorando su più fronti e studiando un tavolo permanente che ci consenta di dare metodo a queste azioni – spiegano Adolfo Marinangeli e Domenico Sacconi, rispettivamente sindaci di Amandola e Comunanza -. Siamo certi che con il sostegno delle due comunità si possa dare e fare molto e soprattutto incoraggiare i paesi limitrofi ad avvicinarsi e condividere una rete di impegni ed una nuova visione di territorio tanto difficile da realizzare quanto necessaria. L’entusiasmo e la determinazione ci accompagneranno in questo percorso di costruzione di una nuova Unione, con l’auspicio che questo generi una sana eredità alle future generazioni. Vivere nei Sibillini è per noi certezza di non essere penalizzati, ma di vivere un privilegio, che vorremmo condividere con i giovani e con chi ama la vita in sintonia con il Suo Territorio ed i valori che lo stesso preserva".

Alessio Carassai