"Aspetto da mesi una casa popolare"

Le lamentele di Ivana Bastiani, ma il sindaco spiega: "La priorità ora è per le famiglie che vivono ancora nelle Sae"

"Aspetto da mesi una casa popolare"

Adolfo Marinangeli

"Per situazione di difficoltà sociale della mia famiglia, ho chiesto l’assegnazione di un appartamento fra quelli disponibili del nuovo complesso, sono trascorsi mesi ma ancora non ho avuto risposta". Sono le parole di Ivana Bastiani, cittadina di Amandola che lo scorso febbraio ha partecipato al bando per l’assegnazione delle case destinate in prima istanza ai cittadini terremotati che abitavano nelle Sae (Soluzioni abitative emergenza) e in seconda istanza a persone in situazioni di difficoltà sociale. "Nel mese di giugno 2024 – racconta Ivana Bastiani - mi è stato comunicato che mi poteva essere concesso l’alloggio, ma da allora non ho ricevuto più nessuna informazione, né sono stati compiuti ulteriori passi per l’assegnazione effettiva dell’abitazione. Ho chiesto spiegazioni all’ingegnere Raffaele Pasquali della Regione Marche, che si occupa della situazione delle case da assegnare ai percettori di Sae, il quale mi ha informato che ad Amandola sono stati già assegnati 15 appartamenti ai terremotati e che gli altri appartamenti non possono rimanere vuoti, e devono essere assegnati a famiglie in difficoltà come la mia. Ho avanzato tre richieste per avere informazioni, di cui una via Pec al Comune. Sembra che esista una graduatoria in cui io dovrei essere inclusa, alcune persone che, come me, avevano fatto domanda sono già state convocate in Comune per l’assegnazione della casa, mentre io non ho ricevuto alcune comunicazione, nonostante la mia posizione di salute, con invalidità riconosciuta dell’80%, oltre a quella familiare che è notevolmente degenerata, ho assoluta necessità di una casa".

Sulla questione è intervenuto a fare chiarezza il primo cittadino di Amandola. "Stiamo parlando della struttura in cui sono stati realizzati 30 appartamenti – spiega Adolfo Marinangeli – con finanziamento della Protezioni civile e destinato principalmente alle famiglie sfollate dal sisma e che vivono nelle Sae. In seconda battuta questi appartamenti come previsto dal regolamento saranno assegnati per funzioni sociali. Un primo bando era stato fatto ma è stato sospeso per questioni tecniche, tanto per fare un accenno nell’ultimo mese sono stati assegnati ulteriori 3 appartamenti ai possessori di Sae. Una volta terminate le priorità della Sae, si passerà al bando per uso sociale, che terrà conto dei criteri stabiliti dalla Regione Marche e saranno assegnati secondo le graduatorie".

Alessio Carassai