Avanti con il controllo di vicinato

Più di 1.000 cittadini hanno aderito, Paolucci: "Telecamere importanti, meglio se unite alle persone"

Avanti con il controllo di vicinato

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Sono utili le innumerevoli telecamere sparse per la città, ma il loro contributo in termini di tutela della sicurezza può essere solo ottimizzato se unito a quello che riescono a vedere gli oltre 1000 cittadini che hanno aderito (in maniera spontanea, gratuita e, non ultimo, discreta) ai 30 gruppi del Controllo del Vicinato (CdV) sparsi in ogni angolo della città. Un numero destinato a crescere grazie a un senso di cittadinanza attiva sempre più contagioso. Se ne è parlato nella affollata riunione svoltasi nella sede della Protezione Civile, presenti il sindaco Alessio Pgnotti, la vicecomandante Mascia Paolucci (referente per il CdV per la Polizia Locale), il coordinatore dei referenti dei gruppi, Rossano Orsili, Enzo Musardo (referente nazionale del CdV) dove sono stati illustrati novità normative e i concetti fondanti di un progetto squisitamente civico. Dei 30 gruppi operativi, i più numerosi quelli da cui è partito tutto, delle zone Celeste (177) e Angeli (146), ma ce ne sono Cretarola (75), Luce (112), Castellano e Bivio Cascinare (60 ognuno), Cascinare (22), centro storico (38), Ponterotto (79), Galilea (82), Santa Caterina (66), Casette (una ventina al momento) e altri ne possono nascere per una copertura più capillare. Nelle chat si sa quali segnalazioni vanno fatte che, filtrate e verificate dai riferenti, arrivano a Polizia Locale e forze dell’ordine aiutando a individuare chi abbandonava rifiuti, i responsabili di atti vandalici, ad attuare controlli su movimenti e persone sospette. A chi partecipa al CdV si chiede di prestare attenzione a ciò che succede nella propria zona, nella propria via, nella casa vicina e segnalare. "Le telecamere sono importanti – la precisato la Paolucci - ma avere informazioni da chi ha notato il colore dell’auto sospetta, qualche numero della targa, facilita le indagini. Pignotti ha ribadito l’efficacia di veicolare i messaggi in chat, per raggiungere e avvertire tantissime persone. Per Orsili, Cdv significa anche socialità condivisa, e, non ultimo, prevenzione e per Musardo è importante la formazione dei responsabili di CdV per non esporli a situazioni di insicurezza. Presente Moira Canigola, sindaco di Monte Urano: qui, da 2 anni, c’è un gruppo di CdV spontaneo, con circa 350 membri. Il Comune ha siglato un protocollo con la Prefettura nel 2021 poi tutto si è fermato. Adesso, si vuole riprendere il progetto facendo tesoro dell’esperienza di Sant’Elpidio a Mare.

Marisa Colibazzi