La banda dei tabacchi colpisce ancora, furto con spaccata a Porto Sant'Elpidio

Hanno trafugato sigarette denaro e gratta e vinci per un valore di 8000 euro. I malviventi hanno già lasciato una lunga scia di colpi tra Fermo e Porto San Giorgio

I carabinieri in azione dopo la spaccata

I carabinieri in azione dopo la spaccata

Porto Sant'Elpidio (Fermo) 30 gennaio 2024 - E’ stata soprannominata la banda dei tabacchi perché solitamente prende di mira attività commerciali di rivendita di sigarette, non disdegnando i gratta e vinci. Nonostante siano braccati da settimane dalla polizia e dai carabinieri, i malviventi hanno colpito nuovamente notte tempo, con la medesima tecnica della spaccata, a Porto Sant’Elpidio in un bar ricevitoria situato in piazza Dante.

Erano da poco passate le 2.30 quando i componenti della banda sono entrati in azione: uno di loro, con una grossa pietra, ha sfondato la porta a vetri d’ingresso e, in pochi secondi, i ladri si sono introdotti nell’esercizio commerciale, hanno trafugato tabacchi, gratta e vinci e il denaro del fondo cassa. Poi sono fuggiti senza lasciare traccia. La refurtiva ammonta a circa 8000 euro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini e acquisito le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona, per cercare di cogliere qualche elemento utile all’identificazione dei componenti della banda. Le indagini dei carabinieri e della polizia sono ancora in corso, partendo da un comune denominatore dei colpi messi a segno: la tecnica utilizzata è sempre la stessa.

L’escalation della banda ha preso il via due settimane fa con un colpo in una tabaccheria di Campiglione dove, dopo aver svaligiato l’esercizio commerciale, i malviventi erano fuggiti in territorio di Monte Urano a bordo di un’auto rubata e poi l’avevano incendiata per non lasciare tracce o impronte digitali. La notte seguente erano tornati in azione a Porto San Giorgio: obiettivo sempre una tabaccheria. Qui la refurtiva, migliaia di pacchetti di sigarette, era stata di 10.000 euro e anche questa volta era filato tutto liscio.

Qualcosa era invece andato storto il 26 gennaio scorso, quando un furgone sospetto era stato notato dalla polizia davanti ad una tabaccheria di Porto Sant’Elpidio, ma i ladri si erano accorti di essere osservati e avevano cercato di allontanarsi. In quel frangente si trovava a passare anche un poliziotto fuori servizio che aveva tentato di bloccare il furgone, ma era stato speronato. Ne era nato un rocambolesco inseguimento durante il quale gli uomini della questura avevano esploso alcuni colpi di pistola contro le gomme del mezzo. Uno dei proiettili era andato a segno e a Casette d’Ete i componenti della banda si erano rifugiati in campo nomadi, avevano abbandonato il furgone e avevano fatto perdere le loro tracce.