
’Buozzi cafè’ nella pinetina di viale Bruno Buozzi
Nuovo dietrofront sull’ampliamento del bar ‘Buozzi’: il planivolumetrico che verrà approvato oggi in consiglio è quello esposto in commissione e pertanto la discussione sul suo futuro (se possa diventare un ristorante o no) verrà affrontata nella fase di progettazione vera e propria. Progettazione che verrà redatta dal comune: l’ente, in tal senso, si occuperà di realizzare i lavori di adeguamento del manufatto, per poi assegnarlo ad un nuovo gestore. L’obiettivo è fare in modo che le opere strutturali siano tutte a carico del comune, così che non si ripresentino situazioni simili a quella dell’ex bambinopoli. Dopo l’ultima commissione però si era detto che la variazione planivolumetrica sarebbe stata modificata per evitare che, in futuro, il ‘Buozzi’ potesse trasformarsi in un ristorante, dato che l’ipotesi era di portare i locali cucina a 18 metri. Impostazione che era stata fortemente contestata in primis da Giorgio De Vecchis, che aveva allargato il dibattito sulla natura dell’ex ‘Gelateria Veneta’. Anche alcuni esponenti di maggioranza, comunque, avevano espresso perplessità sull’operazione: la decisione di rinviare questo dibattito in un secondo momento, suggerisce l’idea che la coalizione non abbia un parere unanime sulla questione.
Tutto era partito con l’idea di predisporre un adeguamento del ‘Buozzi’ e del ‘Niwa’, strutture storiche da sempre adibite alla somministrazione di alimenti e bevande, che ora devono utilizzare spazi esterni autorizzati stagionalmente. Le modifiche prevedono l’inserimento fisso di zone per il deposito, dispense e servizi igienici.
La progettazione prevede ampliamenti al lato ovest e vista la presenza di un’area tutelata si è valutato di non superare il 5% della superficie coperta rispetto all’area complessiva, per minimizzare l’impatto delle costruzioni. In base al computo illustrato alcune settimane fa, l’importo complessivo sarebbe di 135mila euro, ma si vorrebbe tornare ad uno stanziamento meno oneroso, fra i 50mila e i 60mila euro. Per il ‘Buozzi’ si è pensato ad una platea di calcestruzzo, con una struttura portante in legno X-Lam (lamellare) con uno spessore di circa 10 cm. Il rivestimento interno in ceramica sarebbe dotato anche di un cappotto esterno e vetrate termoacustiche: ne verrebbe fuori una struttura leggera da 28,3 metri quadri con tutti i requisiti di isolamento termico ed acustico. Nel progetto non sono stati computati gli arredi. La pergotenda è stata realizzata dal vecchio concessionario e quindi non farà parte della procedura di affidamento.
Giuseppe Di Marco