
Dodici lavoratori licenziati a marzo che, dopo 6 mesi, ancora attendono di riscuotere il Tfr; l’ennesimo calzaturificio, stavolta si tratta di ‘Solare’ (già Fontana, produttore del marchio Jakal), sempre di Montegranaro, comparso sul portale dei fallimenti del tribunale di Fermo, nell’elenco delle aziende dichiarate fallite: prosegue lo stillicidio di imprese calzaturiere che versano in sempre maggiori difficoltà e di quelle che, invece, issano bandiera bianca o falliscono.
"Nella prima decade di marzo, al calzaturificio Spring (del noto e apprezzato marchio Mario Bruni, ndr) - riferisce Luca Silenzi (Filctem Cgil) – ci sono stati 12 licenziamenti, in seguito a una procedura aperta e chiusa prima della pandemia. Il fatto è che questi lavoratori hanno diritto di prendere il Tfr fondo tesoreria ma, nonostante le ripetute sollecitazioni, dopo tanti mesi, in azienda non riescono ancora a fare le pratiche per prendere dal fondo Inps i soldi del Tfr e consegnarli ai diretti interessati". Una situazione preoccupante che le organizzazioni sindacali stanno seguendo, scontrandosi con un atteggiamento dell’azienda e del consulente giudicato "affatto rispettoso nei confronti degli ex dipendenti (che hanno percepito tutte le mensilità e ora usufruiscono della Naspi, ndr). Queste persone hanno già dovuto subire il licenziamento (che, in alcuni casi, è stato pure impugnato dal sindacato) e la ditta (che in questo momento non sta lavorando e ha presentato richiesta di Cig Covid dal 7 settembre per quattro settimane) non sa come fare per versare loro il Tfr". Un atteggiamento che la Filctem Cgil giudica scorretto "e confidiamo che lo rivedano e diano a questa gente quanto gli spetta" è l’auspicio di Silenzi.
Il calzaturificio Spring fino a 4-5 anni fa, aveva 80 dipendenti, ridotti dapprima a 60, poi a 50 e, a marzo, altri 12 lavoratori sono stati mandati a casa. E’ stata dichiarata fallita invece la ‘Solare’ (in liquidazione) che pare versasse da diverso tempo in una profonda crisi, che ha usufruito della solidarietà, dopodiché ha dovuto dare il via ai licenziamenti. "Ai tempi d’oro, l’allora calzaturificio Fontana era una potenza, nel settore, con circa 100 dipendenti". E fa masticare amaro pensare che, in via del Castello (piccola strada di San Liborio), in 4-5 anni hanno chiuso tre importanti aziende: oltre a ‘Solare’, la Fim e Personal Shoes, e circa 300 lavoratori hanno perso il posto.
Marisa Colibazzi