Cavalcata, rivive la storia Investitura dei priori, tutto pronto in cattedrale

Tra una settimana la cerimonia alla presenza delle contrade e dell’arcivescovo. Pennacchio come da tradizione. Chiusura in piazza del Popolo col giuramento.

Cavalcata, rivive la storia  Investitura dei priori,  tutto pronto in cattedrale

Cavalcata, rivive la storia Investitura dei priori, tutto pronto in cattedrale

"Vogliamo ricollegare i fili della storia". Così il regista della Cavalcata dell’Assunta di Fermo, Adolfo Leoni, ha voluto descrivere quanto accadrà durante il primo solenne atto della 42esima edizione del Palio dell’Assunta: l’Investitura dei Priori, il 28 maggio in cattedrale con appuntamento già dalle 20,30 in piazza del Popolo. Ieri, le magistrature in abito storico (al secolo Nello Raccichini e Mariano Antolini di ‘MusicalInsieme’) hanno raccontato di una democrazia fermana già molto partecipata sin dal medioevo con un consiglio generale, uno speciale e uno di cernita accanto al Podestà cittadino. "La scelta di essere di fronte alla pala della ‘Pentecoste’ del Lanfranco (metà del ‘600) – fa sapere Leoni – vuole significare il merito della Cavalcata di ri-scoprire i luoghi dove siamo e la storia che tramandano. L’Investitura dei Priori del loro ruolo nel giorno di Pentecoste, rievoca lo Spirito Santo, per i credenti (la Sapienza, per i non credenti), che scende su coloro cui è affidato il ‘comune bene’ ovvero guidare la contrada con saggezza per la crescita di tutti". Una forma di potere chiara e trasparente, ha spiegato il vicepresidente della Cavalcata Andrea Monteriù: "Per garantire l’incorruttibilità, i Priori non appartenevano al territorio di contrada e la carica, della durata di due mesi, veniva assegnata per sorteggio tramite l’inserimento delle ‘palluctae’ contenenti i nomi in una cassa ancora visibile presso la Sala del Mappamondo". Tre le scene d’azione dell’evento: il passaggio, sulla pubblica piazza, delle contrade festanti in attesa dell’apertura del portone del Palazzo dei Priori da cui usciranno il Podestà della città e la Municipalità; quindi il corteo, accompagnato da musici e alfieri, muoverà verso il Girfalco percorrendo via Mazzini dove saranno allestite scenografie particolari. In cattedrale, l’arcivescovo Pennacchio nominerà i Gonfalonieri di Contrada che avevano il compito di esporre il vessillo per radunare gli armati in caso di pericolo e, rievocando l’estrazione dei loro nomi da tre casse, nominerà i Priori con la consegna della cappa priorale nera. L’ultimo atto prevede il ritorno in piazza del Popolo per il giuramento del Prior Priorum davanti al popolo, successivamente al quale, ‘i dieci scelti per espletare il loro mandato lontano dalle tentazioni mondane ’venivano segregati per due mesi nel palazzo comunale". Il vicepresidente della Cavalcata, Roberto Montelpare ha sottolineato come l’investitura dei Priori e dei Gonfalonieri enfatizzi il lavoro di ogni contradaiolo mentre il sindaco Calcinaro e il vicesindaco Torresi hanno concluso: "Dopo i festeggiamenti per i 100 giorni al Palio, un momento non prettamente turistico ma fortemente aggregativo per la comunità contradaiola. Fondamentale il lavoro delle contrade nel costante dialogo tra passato e presente attraverso la manifestazione più importante per l’identità, la socialità, il turismo e il commercio della città".

Gaia Capponi