"Critiche ingiuste quelle di Cesetti"

Montegiorgio, Ramadori, Girolami e Gentili dopo le elezioni comunali: "In cinque anni abbiamo fatto tanto"

"Critiche ingiuste quelle di Cesetti"

"Critiche ingiuste quelle di Cesetti"

Gli esponenti della lista ‘Una nuova stagione per Montegiorgio’ composta da Marco Ramadori, Fabiola Girolami e Massimiliano Gentili che negli ultimi 5 anni si sono seduti fra i banchi della minoranza nel Consiglio di Montegiorgio, commentano il risultato elettorale e si tolgono qualche sassolino. Una riflessione nata dopo le dichiarazioni sulla stampa locale, prima e dopo le elezioni comunali di Fabrizio Cesetti, segretario del Pd di Montegiorgio, che prima aveva annunciato la vittoria della coalizione, per poi lasciarsi scappare un commento come ‘sconfitta annunciata’.

"È ingenerosa la critica dell’onorevole Cesetti – commentano i consiglieri uscenti – nei riguardi di coloro che, in questi cinque anni, hanno mantenuto fede al proprio mandato elettorale con presenza costante ai consigli comunali, dove hanno svolto il dovere di opposizione attenta, costruttiva, ora critica, ora di proposta, presentando molteplici interrogazioni. A Montegiorgio quel centrosinistra, di cui ci onoriamo di aver fatto parte, non ha scaldato la sedia, come denuncia l’onorevole dopo la sua sconfitta, ma ha valutato le cose nel merito, non ostacolandole se considerate buone per Montegiorgio, battendosi invece contro ciò che riteneva non utile per il paese. Il modo di intendere la politica e l’amministrazione di noi consiglieri è stato di esercitare un’opposizione ispirata al bene del paese, senza esprimere posizioni divergenti solo per partito preso".

Questo l’aspetto che secondo i consiglieri ha caratterizzato il loro mandato. "Cosa avrebbe dovuto fare invece il centrosinistra secondo l’onorevole? – continuano i consiglieri –. Avrebbe dovuto sbracciarsi in un atteggiamento di negativismo assoluto. Certo, ci sono ancora tutte le criticità espresse dall’onorevole, acquisite da noi consiglieri uscenti, ma a queste ora ci penserà lui. Noi abbiamo vigilato, contestato, proposto, talvolta condiviso, ma l’onorevole non può saperlo, perché non si è mai degnato di assistere a un nostro Consiglio e si fa vedere a Montegiorgio solo per le elezioni, pur vivendoci".

In conclusione aggiungono: "Siamo quindi fieri del nostro operato, mentre l’onorevole avrebbe dovuto tener conto della vita di ognuno di quelli che, per le strade di Montegiorgio lavorando nelle feste dell’Unità o seduti sui banchi dell’opposizione, hanno favorito la sua ascesa in politica e, magari, chiedersi se questi toni da lui usati siano onesti nei loro confronti".

Alessio Carassai