Botta e risposta e qualche battuta velenosa , fra l’ex assessore alla cultura, Elisabetta Baldassarri, e colei che ha preso il suo posto Carlotta Lanciotti. Uno scontro al femminile, duro ma corretto, non fine a se stesso come non di rado accade nelle contrapposizioni tra rappresentanti di diversa estrazione in cui si scambiano soltanto insulti. Nel loro botta e risposta Baldassarri e Lanciotti invece ragionano su alcuni problemi della città. Naturalmente li considerano da angolature diverse: Baldassarri dall’opposizione evidenzia le cose che secondo lei l’amministrazione non fa o fa male, Lanciotti invece dalla maggioranza ne sottolinea gli aspetti positivi. In ogni modo trattano argomenti che vale la pena riportare in quanto di interesse generale. Ad aprire il duello virtuale Baldassarri che accusa l’amministrazione di tenere chiuso il museo dei cantieri della civiltà marinara, di non aver cofinanziato e quindi non partecipato ad un bando regionale con finanziamenti utilizzabili per il recupero delle mura castellane: "sembra uno schiaffo alla valorizzazione del patrimonio culturale – punge Baldassarri – ma cosa ci si può aspettare da un’amministrazione che ha perso il titolo "Città che legge?".
Lanciotti non raccoglie la provocazione, e ed anche lei mena duro: "Grande errore ritenere che la cultura possa essere misurata con la perdita di un titolo o sulla base della vostra fallimentare apertura di un museo che aveva l’obiettivo di conservare il patrimonio immateriale della nostra città". Tuttavia a proposito del titolo "Città che legge" promette: "sarà mia premura e prossimo obiettivo riacquisire tale titolo cosicché Porto San Giorgio possa giovare dei benefici derivanti". In merito al museo rimasto chiuso durante l’estate per mancanza di un gestore Carlotta Lanciotti informa che è stato avviato il procedimento per la manifestazione d’interesse alla gestione del museo ma la gara è andata deserta. "Forse perché – chiede – il numero dei visitatori era scarso? Forse perché non era un museo conosciuto e radicato, nemmeno per quelle associazioni culturali presenti sul territorio comunale?" Sono interrogativi che la Lanciotti pone per dimostrare come il museo sia scarsamente attrattivo.
Alla Baldassarri non va giù questo discorso sul museo, anche perché lo ha realizzato lei nella passata amministrazione. A suo dire: "La verità vera è che questa amministrazione con la sua solita improvvisazione trascura da due anni quella realtà limitando al minimo la collaborazione con le scuole e le altre realtà e riducendo al minimo la promozione del museo". "Purtroppo – conclude ironicamente – cantieri sono figli di un dio minore non potendo garantire foto, post e selfie ai nostri amministratori" Infine, secondo Lanciotti – è del tutto falso quanto sostiene l’opposizione sul ventilato nostro disinteresse alla riqualificazione delle mura castellane. In verità il Comune ha recentemente partecipato ad un bando regionale per il finanziamento di un complesso intervento di recupero e valorizzazione sia delle mura che di Rocca Tiepolo per un importo di 450 mila euro.
Silvio Sebastiani