
"Ora Amandola e tutto il comprensorio dei Sibillini possono guardare al futuro con più speranza". Gli ex consiglieri comunali e...
"Ora Amandola e tutto il comprensorio dei Sibillini possono guardare al futuro con più speranza". Gli ex consiglieri comunali e referenti di Fratelli d’Italia di Amandola Danilo Del Gobbo e Valerio Tidei esultano per l’apertura del nuovo ospedale. "È un ospedale che sarà a servizio di tutto il comprensorio (3 province) – spiegano Del Gobbo e Tidei – che potranno giovare di un servizio sanitario finalmente all’altezza. Ci siamo battuti affinché i servizi non lasciassero il territorio immediatamente dopo il sisma. Sapevamo sarebbero stati anni difficili. Ciò non è stato possibile per vari motivi, ma abbiamo chiesto certezze sul nuovo ospedale. Doveva essere potenziato con servizi in più che non erano previsti al momento della sua progettazione, iniziata dal Pd. Abbiamo avuto in Acquaroli, Saltamartini, Baldelli, Grinta e nel consigliere regionale Putzu interlocutori sensibili al problema che ci hanno assicurato che Amandola sarebbe stato un ospedale con tutti i crismi. La Regione con l’Ast ha siglato l’autorizzazione per un Ppio quando fino ad oggi Amandola ha avuto un Ppit.
Ciò significa che i codici bianchi e verdi verranno trattati ad Amandola e non trasportati a Fermo. Ringraziamo sempre i sindacati per l’attenzione rivolta al nosocomio. Ci sorprende però che tali polemiche arrivino ad una settimana dall’inaugurazione del nuovo plesso. Se fossero stati così sensibili non avrebbero permesso lo smantellamento lento e costante dei servizi sanitari nelle aree montane, avvento prima del sisma. Per una volta si remi tutti dalla stessa parte, questa è la più grande opera del cratere. I sindacati dovrebbero concentrarsi sulla situazione Beko che rischia seriamente di compromettere i risultati raggiunti con l’ospedale. Ai lavoratori va tutta la nostra solidarietà. Ringraziare Elisa Draghi e Rocco Tirabasso, dell’Ast di Fermo che hanno consentito l’apertura in tempi così rapidi".