Divieto di accesso ai pubblici esercizi, Dalp a membro della baby gang

E dopo l’arresto scatta anche il Daspo Willy. Il questore di Fermo, su richiesta dei carabinieri di Porto San Giorgio,...

Divieto di accesso ai pubblici esercizi,  Dalp a membro della baby gang

Divieto di accesso ai pubblici esercizi, Dalp a membro della baby gang

E dopo l’arresto scatta anche il Daspo Willy. Il questore di Fermo, su richiesta dei carabinieri di Porto San Giorgio, ha irrogato un Dalp, un provvedimento di divieto di accesso a tutti i pubblici esercizi e a tutti i locali di pubblico trattenimento presenti su tutto il territorio della provincia a carico del giovane magrebino componente di una gang giovanile. La banda, la sera del 10 gennaio, in pieno centro e nei pressi di numerose attività commerciali aperte di Porto San Giorgio, si era resa protagonista di reiterati atti vandalici e ripetuti danneggiamenti cagionati a vetture e abitazioni private, nonché molestie a una viaggiatrice che si trovava all’interno della stazione. L’immediato intervento dei militari dell’Arma di Porto San Giorgio aveva consentito di bloccare i componenti della banda e di identificarne alcuni componenti. Nello specifico uno di questi, inseguito dai carabinieri era stato raggiunto nei pressi di uno chalet sul lungomare centro. Al momento del fermo il ragazzo aveva reagito pesantemente, tanto da cagionare lesioni ad un militare e per questi motivi era stato tratto in arresto. Dopo la risposta operativa dell’Arma, il questore ha emesso il provvedimento secondo il quale per ben due anni sarà inibita al giovane colpito la frequentazione di tutti i pubblici esercizi e a tutti i locali di pubblico trattenimento presenti sul territorio dell’intera provincia fermana. Il divieto di accesso a locali pubblici denominato comunemente anche daspo "Willy", in memoria del povero Willy Montero Duarte, costituisce un istituto nato negli ultimi anni, introdotto per la prima volta nel 2017 e sottoposto a vari interventi legislativi nel corso del tempo. Con le nuove modifiche intervenute alcuni mesi fa, in materia di prevenzione di disordini, il divieto di accesso a pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento contro la movida violenta può essere applicato alle persone denunciate, oltre che per i reati contro la persona e il patrimonio, anche per il reato di porto di arma impropria, quello di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale e il reato di resistenza a un pubblico ufficiale, come avvenuto nel caso in questione.

f.c.