REDAZIONE FERMO

Edilizia scolastica milionaria. Corsa contro il tempo per i lavori

Dal Classico al Montani, dallo Scientifico al polo Urbani, migliorie in corso. Ortenzi: "Qualche disagio a fronte di importanti finanziamenti dal Pnrr". .

Il presidente Michele Ortenzi e il dirigente dell’edilizia scolastica Gianluca Rongoni

Il presidente Michele Ortenzi e il dirigente dell’edilizia scolastica Gianluca Rongoni

Non è stato un quadro semplice da comporre quello delle scuole superiori di Fermo in vista della ripresa delle lezioni, la Provincia è alle prese con lavori di sistemazione e adeguamento per una cifra che sfiora i 53 milioni di euro, per lo più del Pnrr, e dunque con dei tempi stretti e precisi di realizzazione. Questo significa però sistemare cantieri dove prima stavano studenti e comporre un quadro di trasferimenti e soluzioni temporanee. Ecco allora che l’ente ha dovuto spendere 170mila proprio per gli spostamenti e le delocalizzazioni necessarie ai cantieri, come riassumono il presidente della Provincia, Michele Ortenzi, e il dirigente dell’edilizia scolastica Gianluca Rongoni: "L’avvio dell’anno scolastico vedrà di fatto insediare parte delle attività dell’Ipsia Ricci al polo scolastico, per consentire i lavori di adeguamento sismico e antincendio. I ragazzi, una decina di classi, avranno posto nelle aule finora occupate dall’Iti Montani che torna al triennio, in fase di riapertura dopo i lavori di sostituzione del tetto ligneo: taglio del nastro il 9 settembre". Sempre al polo andrà qualche classe della ragioneria, nella sede dei geometri, mentre undici classi dello scientifico saranno ancora al Fermo Forum: "Stiamo lavorando sulla progettazione preliminare per l’ampliamento del liceo scientifico verso sud – sottolinea Rongoni – una situazione quanto mai urgente per cui stiamo cercando fondi, in ogni caso è una delle priorità. Intanto si sono conclusi lavori consentiranno di utilizzare come laboratori alcuni locali sottostrada". Dopo i lavori Pnrr toccherà agli interventi per la ricostruzione post sisma. In questo ambito rientra anche la realizzazione del nuovo liceo classico che è alla fase della progettazione definitiva ma che richiede 13 milioni di euro di investimento, a fronte degli 8 milioni concessi alla Provincia: "Intanto è partito il cantiere in centro storico per la sistemazione del tetto del classico, un cantiere complicatissimo, dunque anche per tutto il prossimo anno scolastico gli studenti saranno all’ex ristorante Mario, a Santa Caterina". Proseguono i lavori per la sistemazione del convitto Montani ma anche qui serve ancora del tempo. Nessuna delocalizzazione è invece prevista per il polo Urbani di Porto Sant’Elpidio in quanto la realizzazione del nuovo plesso, costituito da due corpi di fabbrica, avverrà costruendo due corpi in successione e gli studenti si trasferiranno quando sarà pronto il primo edificio. "Sappiamo che ci sarà qualche disagio – spiega Ortenzi – purtroppo non si può agire diversamente per non perdere importanti finanziamenti. Con la Steat sono state studiate tutte le soluzioni possibili per sostenere i ragazzi negli spostamenti".

Angelica Malvatani

4 oratori online4 online