
Fermana, tempi lunghi sul concordato. Spunta una cordata di imprenditori
Penultimo weekend di luglio, sulla carta dovrebbe essere l’ultimo prima della ripresa degli allenamenti per una squadra di Serie D, anche se qualcuna ha già ripreso a sudare. Dovrebbe essere perché al momento non è possibile in alcun modo, per l’attuale Fermana, programmare una ripartenza. Troppe, assolutamente troppe le incognite che circondano i gialloblù chiamati fondamentale ancora ad attendere qualche giorno per capire come sarà possibile ripartire verso il campionato di Serie D. Il primo nodo da sciogliere è anche quello fondamentale per capire dove si potrà andare a parare, è quello del concordato. Proprio nei prossimi giorni si dovranno avere nuove indicazioni in merito all’entità del concordato che viaggia sempre intorno ali 800mila euro per chiudere tutto. Ma sul timing decisivo e definitivo ancora non c’è alcuna data certa e quindi potrebbero passare ancora delle settimane. Tempo che la Fermana non ha assolutamente a disposizione per la programmazione di natura tecnica, le scelte da fare sul mercato e come ripartire per organizzare la prossima stagione. Ma con quali risorse? Con quale struttura interna? Tutto ancora ovviamente va definito in ogni particolare perché proprio in base alle risorse a disposizione ci sarà da operare.
E’ ormai cosa nota che l’attuale gestione della Fermana, con la famiglia Simoni al comando, non ha la possibilità di portare avanti e sostenere in proprio la prossima stagione. Questo è un punto fermo che apre a molteplici scenari. Il primo non si è concretizzato con l’interessamento di Nicola Di Matteo: Simoni mai effettivamente convinti in merito a questa possibilità e Di Matteo che proprio due giorni fa ha acquisito, insieme ad altri tre soci campani, il 70% del Chieti, prossimo avversario gialloblù se riuscirà a completare l’iscrizione dopo il primo no della Covisod.
Guardando avanti proprio negli ultimi giorni si sono aperti altri scenari quali ancore di salvataggio possibili. Il primo è legato ad un gruppo di imprenditori locali, piuttosto nutrito (almeno una ventina) che si sono fatti avanti e dovrebbero aver già aperto alla possibilità di affiancare da subito la famiglia Simoni e poi subentrare una volta definito il concordato. Questo permetterebbe di accelerare (si sa quanto ce ne sia bisogno in questo momento) la fase di partenza della stagione, definendo da subito i ruoli in società ma anche quelli tecnici. Di tempo da perdere ce n’è veramente pochissimo e i primi approcci ci sono già stati negli ultimi giorni e nelle ultime ore. Di nuovi contatti fin da lunedì o martedì. In attesa di una proposta nero su bianco, questi interessamenti danno una speranza per tornare a parlare finalmente di calcio giocato a Fermo dopo mesi di silenzi. Fin troppi silenzi.
Roberto Cruciani