Fiera Almaty, bilancio positivo

Fiera Almaty,  bilancio positivo

Fiera Almaty, bilancio positivo

Le aziende del distretto calzaturiero del Fermano, hanno partecipato alla fiera ad Almaty in Kazakistan. In mostra, al centro fieristico Dom Priemov, il meglio del made in Italy rappresentato dall’offerta merceologica di 58 espositori con oltre 90 brand. Per Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici: "Ancora una volta Almaty si traduce in una opportunità unica e irripetibile per conoscere al meglio il mercato kazako e stringere nuovi accordi commerciali ampliando la propria rete di contatti e diversificando i paesi commerciali di riferimento. Il Kazakistan è sempre più un Paese attraversato da un interessante fermento economico e di innovazione, un trampolino di lancio per chi vuole penetrare i mercati di quest’area ed aumentare di conseguenza la visibilità. Eventi di questo tipo, organizzati in sinergia con le più importanti istituzioni di categoria del comparto sono l’occasione per cavalcare la ripresa economica dopo le difficoltà della congiuntura pandemica. E superare gli ostacoli delle problematiche industriali interne causate dal costo delle materie prime dalle difficoltà dovute al reperimento oltre ai rincari energetici imputabili allo scenario conflittuale ancora in corso. Non da ultimo gli appuntamenti fieristici si confermano, dopo il successo del Micam, una leva strategica per promuovere il made in Italy nel mondo e lo sviluppo economico del Bel Paese, specie per il nostro sistema di Pmi". Sale dunque l’attesa per una rassegna che vedrà oltre 200 buyer qualificati per una fitta agenda di incontri e workshop, con un focus importante sui temi di più stretta attualità del comparto a partire da sostenibilità e innovazione, realizzato grazie alla partnership con Ice Agenzia che organizza un incoming program da tutti i principali mercati dell’area centroasiatica e da tutte le province del Kazakistan. Un Paese con grandi potenzialità di sviluppo, che ha raggiunto negli anni la fascia dei Paesi a reddito medio e che presenta un fortissimo tasso di fidelizzazione al prodotto made in Italy di cui apprezza la qualità e l’artigianalità, oltre alle consuete dinamiche di brand awareness.

Vittorio Bellagamba