I 170 anni dell’istituto Montani: "Una storia che non finisce mai"

E’ nata il 1 aprile del 1902 l’associazione ex allievi che sarà presente in massa. Labbrozzi: "Non credo ci siano tante altre realtà in Italia così dinamiche e amate".

I 170 anni dell’istituto Montani: "Una storia che non finisce mai"

I 170 anni dell’istituto Montani: "Una storia che non finisce mai"

E’ nata il 1 aprile del 1902 l’associazione ex allievi dell’istituto Montani, una della più antiche d’Italia, con un gruppo di studenti diplomati che avevano voglia di restare accanto alla scuola anche oltre gli anni di studio. È il segno di un senso di appartenenza che si è coltivato sempre tra quelle mura, un fortissimo legame che si rinnova oggi, in occasione del 170esimo compleanno del Montani. Arrivano stamattina, da ogni parte d’Italia, circa 260 iscritti all’associazione, arrivano per tempo per condividere un pranzo all’hotel Astoria, ricevere anche una benedizione, raccontarsi e rivedersi in amicizia, pronti a scambiare ricordi e risate, emozioni e la sensazione bella di tornare in una città in cui si è stati felici. Il presidente dell’associazione di oggi è Carlo Labbrozzi, racconta di giorni intensi per organizzare questo importante raduno: "Ogni volta mi stupisco di quanto sia forte il senso di appartenenza alla nostra scuola, racconta, io tra l’altro sono stato convittore e ho vissuto in pieno la dimensione del Montani. Se avessi avuto dieci figli li avrei mandati a studiare tutti qui e tutti al Montani, proprio per quella crescita importante e bella che quella realtà ha sempre garantito". Labbrozzi sottolinea che a tenere le fila di tantissimi ex allievi sparsi appunto in ogni angolo d’Italia ma anche del mondo è la rivista dell’associazione che si pubblica periodicamente e che arriva nelle case di chi qui ha studiato: "Se la rivista non arriva gli abbonati mi telefonano, chiedono, si informano. È un’emozione vera restare così uniti e legati e continuare ad impegnarsi perché questa resti sempre una grande scuola. Non credo che ci siano tante altre realtà in Italia così dinamiche e così amate da chi ha avuto modo di viverci". Tutti gli ospiti che ci saranno oggi pomeriggio al teatro dell’Aquila sono in qualche modo legati all’istituto: "Sì, abbiamo ex allievi o figli di ex allievi, nipoti, persone che comunque sono cresciute con i ricordi della città di Fermo che si riempiva di studenti, da piazzetta fino a Piazza del Popolo, per le passeggiate del fine settimana. Il divertimento ma anche lo studio intenso, il rapporto importante con i docenti come Marcello Seta o Settimio Virgili che ha scritto il libro con la storia del Montani. Ogni situazione è una storia a sé, non si finisce mai di raccontare questa realtà. Proprio ieri Padre Sante Pessot, direttore della scuola di formazione Artigianelli, ci ha mandato la sua benedizione ricordando che anche il fondatore della scuola, Don Ernesto Ricci, aveva studiato qui. È un segno davvero bello e importante quello che il Montani riesce a lasciare e noi ne siamo i custodi appassionati, lo racconteremo a tutti oggi pomeriggio".

Angelica Malvatani