Il cadavere della 22enne in una chiesa abbandonata

Così è stata ritrovata la ragazza francese, Sohaib arrestato 24 ore dopo

Il cadavere della 22enne in una chiesa abbandonata

Auriane Laisne

E’ il 5 aprile scorso quando il cadavere della 22enne francese Auriane Laisne viene trovato in una chiesetta abbandonata nei boschi di La Salle, in Val d’Aosta. Tempo 24 ore e la gendarmerie francese, su richiesta della Porcura di Aosta, arresta a Lione Sohaib Teima, 21 anni, nato a Fermo da padre egiziano e madre morocchina. Il ragazzo, che ha tre cittadinanze, italiana, egiziana e marocchina, da un anno e mezzo vive in Francia per studiare odontoiatria all’università di Grenoble. Teima è sospettato di aver ucciso la ragazza con due coltellate, in particolare una al collo.

A farlo finire nel mirino degli investigatori sono principalmente alcuni testimoni, che lo avrebbero visto insieme alla vittima in Val D’Aosta, nella zona di La Salle, nei pressi del villaggio abbandonato di Equilivaz dove si trova l’ex chiesetta teatro dell’omicidio. Anche alcune immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, acquisite dagli inquirenti, hanno immortalato la coppia in quei luoghi. I due stanno facendo ‘urbex’, un modo tutto nuovo di turismo, molto in voga tra i giovani, che consiste nella ricerca di borghi abbandonati, e in esplorazioni per avventurarsi in strutture ed edifici in rovina. Gli inquirenti si convincono subito che alla base dell’omicidio ci siano motivi di gelosia e il pm di Aosta parla chiaramente di femminicidio. C’erano stati degli screzi tra i due: lei aveva denunciato il ragazzo per maltrattamenti verbali e lui a sua volta aveva denunciato la vittima per la sottrazione di un telefonino. I risultati dell’autopsia lasciano pochi dubbi: la 22enne francese è stata colpita al collo e all’addome con un coltello non di grosse dimensioni. Per il medico legale è escluso che si sia auto-provocata le ferite. Il decesso, che risale ai giorni a cavallo tra marzo e aprile, è stato causato da un’emorragia: in pratica la ragazza è morta per il sangue perso dalla ferita al collo che ha provocato anche una sorta di soffocamento. L’arma del delitto non viene mai ritrovata, così come il telefonino di Auriane. Teima dal carcere si dichiara subito innocente e completamente estraneo a qualsiasi tipo di violenza subito dalla sua ex fidanzata e spiega di essere stato lui a lasciarla dopo aver capito che non era la persona giusta, quindi di non essere ossessionato dalla gelosia. Sono passati sette mesi e il ragazzo, nonostante i tanti giorni in cella, continua a negare qualsiasi coinvolgimento su quanto accaduto alla sua fidanzata. Per gli inquirenti, al contrario, non ci sono dubbi: è lui l’assassino.

Fabio Castori