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L’antico Egitto e lo Spazio uniti da un filo Le scoperte legate alla tomba di Tutankhamon

Possono essere l’antico Egitto e lo Spazio legati insieme tramite un filo indelebile da milioni di anni? Sembrerebbe davvero surreale ma la risposta è un sì e recenti studi ne hanno dato una prova abbastanza certa. Dalla famosa tomba di Tutankhamon, cui sono stati scoperti circa 5mila reperti, è stato studiato, con molto interesse da parte degli scienziati, un pugnale di ferro molto particolare. Nel corso del 2013 gli scienziati hanno avanzato l’ipotesi che il ferro impiegato arrivasse dallo spazio; solo tre anni dopo nella lama è stata rilevata una composizione sovrapponibile a quella dei meteoriti ferrosi. La scoperta è stata strabiliante e sconcertante insieme. Il materiale sulla lama ha mostrato una struttura a tratteggio tipica di un ottaedrite, il più grande gruppo di meteoriti di ferro, mentre diversi punti anneriti contenevano cloro, calcio, zinco e zolfo. Proprio la bassa quantità di zolfo rinvenuta nelle macchie nere ha spinto gli studiosi a concludere che il ferro del pugnale doveva essere stato forgiato a freddo, sfruttando quindi una temperatura relativamente bassa (inferiore a 950°C). Per quale grande occasione era stato forgiato questo pugnale e quale significato avrebbe assunto nella storia antica? Nella corrispondenza diplomatica è menzionato proprio un pugnale con lama di ferro e un’elsa d’oro con intarsi di lapislazzuli, probabilmente si trattava di un regalo,che il re di Mitanni, avrebbe inviato ad Amenhotep III, nonno di Tutankhamon. Recentemente lo studio giapponese del Chiba Institute of Technology offre un’ulteriore conferma di questa ricostruzion. Non si sa precisamente se il meteorite provenisse dalla Fascia degli asteroidi, dalla Nube di Oort o dalla costellazione dello Scudo. Questo mistero sarà svelato a breve: archeologi e scienziati collaborano per giungere a nuove scoperte.

Classe III A