Luci mancanti, dopo i black out ecco le proteste

L’opposizione attacca il primo cittadino: "Quali provvedimenti per l’efficientamento?".

Luci mancanti, dopo i black out ecco le proteste

Il sindaco. Vesprini è chiamato a rispondere alle interrogazioni della minoranza

I black out della pubblica illuminazione e i continui incarichi a ditte esterne per qualsiasi intervento pure di ordinaria manutenzione danno la giusta rappresentazione che a due anni del suo insediamento l’amministrazione non ha effettuato alcunché, neppure in termini progettazione riguardo agli impianti della pubblica illuminazione, nonostante gli impegni assunti in campagna elettorale. Un comportamento che ha provocato le proteste della gente e le critiche dell’opposizione che ha presentato due interrogazioni al sindaco chiedendo "Quali provvedimenti ha assunto l’amministrazione comunale per l’efficientamento , la riqualificazione e l’ammodernamento dell’impinto della pubblica illuminazione.

"Se volete la luce sapete a chi dare il voto" così proclamava in campagna elettorale l’attuale primo cittadino peraltro senza spiegare come avrebbe fatto e senza definire la tempistica.". Lo slogan con riferimento alla ’luce’ riguardava i vari aspetti della vita cittadina, secondo l’allora candidato sindaco tutti da migliorare. Tra essi anche la ’luce’ vera e propria, che, fornita dagli impianti esistenti , era e continua ad essere in sofferenza. Impianti obsoleti, responsabili di consistenti consumi energetici, di black out, di intensità luminosa fioca e quindi con una città buia e pericolosa da frequentare. L’ex sindaco, Nicola Loira, cercò di risolvere la questione proponendo un project financing e bandendo una gara di appalto dei servizi di gestione, illuminazione, manutenzione, fornitura di energia elettrica. Il progetto prevedeva la sostituzione dei 3.722 corpi illuminanti esistenti con luci a led, delle armature, della rete di linee e dei quadri elettrici ed anche dei pali. Sui nuovi impianti poteva essere installata la tecnologia avanzata, smart city.

All’appalto hanno partecipato due ditte: Menowat e Ottima che hanno dato vita ad un lungo contenzioso con corsi e ricorsi al Tar. In ogni modo, si era giunti all’udienza conclusiva del 14 luglio 2023 in cui sarebbe stato aggiudicato l’appalto. Sennonché qualche giorno prima ila giunta municipale ha deliberato la revoca dell’appalto. Il sindaco ne ha spiegato i motivi con l’ipotesi di assegnare in house alla partecipata SGDS il servizio di illuminazione. Sono trascorsi due anni ma la "Luce" che vorremmo e che ci è stata promessa ancora non c’è e l’amministrazione come all’inizio riferito si è ridotta a gestire l’ordinaria amministrazione affidando incarichi mensili a ditte del settore. Silvio Sebastiani