
La comunità di Monte Giberto è a lutto, per l’improvvisa scomparsa di Dino Borri, presidente della Fondazione Casa di Riposo Opera Pia Arpili, padre dell’assessore comunale e presidente del Gal Fermano Michela Borri, e soprattutto uomo stimato per la sua onestà, determinazione e impegno nel sociale. Borri, di 75 anni, è stato colto da improvviso malore nel pomeriggio di giovedì, mentre si trovava nella sua abitazione di campagna a Monte Giberto. Nonostante risiedesse in centro dello stesso paese, il presidente era solito recarsi nella tenuta di campagna in periferia, quasi tutti i giorni, per dedicarsi ai lavori dell’orto all’aria aperta. Anche giovedì aveva mantenuto le sue abitudini, ma sua moglie, non vedendolo rientrare a sera inoltrata, colta da premura lo ha raggiunto, facendo la dolorosa scoperta. Borri è stato colto da un malore che non ha lasciato scampo a nessuna possibilità al personale medico giunto sul posto, di salvargli la vita. La notizia della sua morte si è rapidamente diffusa in paese e in tutto il Fermano e oltre, dove Borri è molto conosciuto anche per la sua passione politica. Era nato e cresciuto a Monte Giberto, e dopo il percorso professionale come analista di laboratorio, Borri si era dedicato completamente al suo paese. Da circa 18 anni era presidente della Fondazione Casa di Riposo Opera Pia Arpili, portando la struttura a diventare un’eccellenza del settore nella cura e l’attenzione mirate al benessere degli ospiti. Uno sviluppo negli anni della Casa, sinonimo di proiezione della gentilezza e sensibilità, come doti proprie dell’uomo prima che del presidente, e mai disgiunte dallo stile di vita che giorno dopo giorno ha creato rispetto e stima nei suoi confronti, in chiunque lo abbia conosciuto. Con la stessa volontà infatti, partecipava all’organizzazione di eventi e manifestazioni del paese, sempre disponibile con la gente e proiettato alla crescita sociale. "Ho perso un amico e un prezioso collaboratore – dice il sindaco di Monte Giberto Giovanni Palmucci –. In questo ultimo periodo abbiamo perso diverse figure di riferimento per la comunità così come lo è stato Borri. Il suo ennesimo mandato da presidente della Fondazione, sarebbe scaduto nel 2023. In tutti questi anni, ha dato così tanto al nostro paese, da essere stato riconfermato nel suo ruolo senza esitazione alcuna, mentre umanamente lascia un’impronta indelebile. Alla sua famiglia, l’Amministrazione esprime piena vicinanza". Il servizio funebre curato dalla locale agenzia Romanelli, ha disposto l’allestimento della camera ardente nell’abitazione della famiglia Borri. Il fiunerale oggi alle 10 nel Santuario della Madonna delle Grazie. Da qui, il doloroso rito della sepoltura al cimitero di Monte Giberto.
Paola Pieragostini