Fermo, maltrattamenti in Rsa: "Abbiamo denunciato noi gli abusi"

Il sindaco Screpanti e il presidente della casa di riposo Marziali: "Prima le indagini interne, poi l’esposto in procura"

Il sindaco Marino Screpanti

Il sindaco Marino Screpanti

Montelparo, 11 agosto 2022 - Ha destato clamore a Montelparo e non solo l’ordinanza di misura cautelare per presunti maltrattamenti fisici e psicologici verso alcuni pazienti, nei confronti di tre operatori, dipendenti della Cooperativa che gestisce il servizio Oss e ausiliario presso la residenza protetta ‘Francesco Antolini’ (convenzionata con l’Asur Marche Area Vasta 4). Nello specifico l’ordinanza riguarda il divieto di avvicinamento per i tre operatori indagati alle persone offese con contestuale divieto dell’esercizio della rispettiva professione. Le attività investigative del caso, avevano preso il via lo scorso dicembre 2021 su delega dell’Autorità giudiziaria, proprio s segnalazione della stessa direzione della casa di riposo

. Ora intervengono il sindaco Marino Screpanti ed il presidente della Casa di Riposo Giovanni Marziali. "Il direttore della struttura – spiegano – il primo dicembre 2021 ha presentato un esposto al Procuratore della Repubblica di Fermo sulla base di alcune segnalazioni di dipendenti relative a presunte condotte anomale di taluni operatori dopo che le indagini interne non avevano portato ad alcun risultato. Da qui è partita l’inchiesta dei Nas ai quali è stata data la massima collaborazione per l’installazione delle apparecchiature elettroniche. Posti a conoscenza della segnalazione interna – ribadiscono il sindaco ed il presidente dell’ente – abbiamo condiviso pienamente la decisione della direzione della residenza protetta, di fare luce sulla questione". Un atto di responsabilità quindi, quello posto in essere dalla direzione della struttura, che conferma il pensiero dell’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, che ha fatto appello al controllo e alla vigilanza delle strutture protette.

"Siamo d’accordo con l’assessore alla sanità Saltamartini – concludono il sindaco ed il presidente – quando si esprime in merito alle singole responsabilità dei diversi ruoli e sulla necessità di controllare assiduamente le strutture. Per questo, approviamo la decisione della direzione che ha anteposto l’interesse degli ospiti (quella cioè di denunciare i fatti e affidarsi alle autorità competenti) ai possibili danni all’immagine della residenza protetta per anziani". L’ordinanza di misura cautelare per i tre operatori riguarda il divieto di avvicinamento alle persone offese con contestuale divieto dell’esercizio della rispettiva professione. "In questa vicenda che, ricordiamo, dovrà essere vagliata dall’Autorità Giudiziaria – concludono il sindaco e il presidente – anche la residenza è parte lesa pertanto, l’amministrazione esprime il rammarico per quanto accaduto e ribadisce la piena fiducia nell’operato della magistratura".