REDAZIONE FERMO

Millenial a ‘Vita bassa’. Tratti di una generazione

Questa sera sul palco dell’Abbado il divertente spettacolo di Giorgia Fumo. Mix di osservazioni acute e aneddoti esilaranti per raccontare questi trentenni. .

Giorgia Fumo guida alla scoperta della vita dei millenial foto di Laila Pozzo

Giorgia Fumo guida alla scoperta della vita dei millenial foto di Laila Pozzo

Un affresco a tratti divertente e ironico sulla generazione dei trentenni. Oggi, alle 20,30, al Teatro Comunale di Ferrara andrà in scena ‘Vita Bassa’ con Giorgia Fumo. Giorgia Fumo guida alla scoperta della vita dei millenials, i nuovi adulti che si barcamenano con le briciole lasciate dai loro predecessori. Lo spattacolo con Giorgia Fumo, scritto da Giorgia Fumo e Manuela Mazzocchi. La regia di Enrico Zaccheo; disegno e luci Daniele Savi. Produzione e distribuzione di Savà Produzioni Creative.

Dopo il successo televisivo su Comedy Central, la stand-up comedienne porta sul palcoscenico uno spassoso affresco contemporaneo offrendo al pubblico un mix di osservazioni acute e aneddoti esilaranti sulla generazione dei trentenni, ma non solo. Giorgia Fumo nata a Roma nel 1986, è un po’ calabrese, un po’ romana, un po’ austriaca, un po’ croata, ma è cresciuta in Sardegna. Si è laureata a Pisa, in Ingegneria gestionale, e poi diventa Senior Analyst, Digital Strategist e consulente di Marketing Intelligence. Rappresenta la novità della comicità italiana. Si è formata come improvvisatrice teatrale con insegnanti italiani e stranieri, ed è stata finalista del programma televisivo Italia’s Got Talent. Il suo live è una fotografia disincantata della sua generazione. Nel 2020 i più anziani fra i Millennial hanno compiuto 40 anni. Non siamo più i giovani, ma non vogliamo essere gli adulti. Siamo la prima generazione presa in giro sia dai vecchi che dai giovani. Sappiamo usare i social ma abbiamo difficoltà a non far scadere il cibo in frigo. Fra matrimoni, lavori effimeri, colleghi insostenibili, decluttering e miglioramento personale, un viaggio nella generazione più nostalgica di sempre.