Sant’Elpidio a Mare, rapina finita in tragedia. Morto un uomo

E’ successo in via Adige. In tre si sono fatti aprire e hanno aggredito, legato e imbavagliato il padrone di casa Stefano Marilungo, uccidendolo

Il palazzo della tragedia (foto Zeppilli) e la vittima Stefano Marilungo

Il palazzo della tragedia (foto Zeppilli) e la vittima Stefano Marilungo

Sant’Elpidio a Mare (Fermo), 28 aprile 2018 - Rapina finita in tragedia in via Adige 20, un’abitazione a Sant’Elpidio a Mare (FOTO). Intorno alle 16,30 ad agire sono stati in tre: hanno suonato alla porta e il proprietario di casa, Stefano Marilungo, ha aperto.  E’ stato aggredito, picchiato, legato e imbavagliato dai tre rapinatori, per impedirgli di chiamare aiuto. Le urla della vittima però hanno richiamato il fratello Sergio, 72 anni, che vive al piano superiore. L’uomo è sceso e a sua volta è stato aggredito, legato e imbavagliato. I rapinatori hanno messo a soqquadro l’abitazione e sono scappati con un magro bottino.

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Il fratello del proprietario di casa è riuscito a slegarsi e a chiedere aiuto ai vicini, ma l’arrivo sul posto dell’ambulanza è stato inutile perché l’uomo, Stefano Marilungo, di 65 anni, che con il fratello Sergio, gestiva l'agenzia di onoranze funebri Marilungo-Castellucci al numero 20 di via Adige, era già morto, probabilmente per asfissia dopo essere stato legato e imbavagliato. E' stato trovato con la bocca tappata da nastro isolante. La ricostruzione dell'aggressione e le cause della morte dell'imprenditore sono al vaglio dei carabinieri. 

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Il sindaco Terrenzi: "Ci sentiamo impotenti"

"Ci sentiamo impotenti. A Sant'Elpidio a Mare non si ricordano fatti di sangue tanto gravi. Abbiamo un sistema di videosorveglianza molto diffuso e contiamo molto su quelle immagini, a supporto delle indagini dei carabinieri". Il sindaco Alessio Terrenzi è sconvolto per la morte di Stefano Marilungo.  Il tutto - racconta il sindaco all'agenzia di stampa Ansa - "in una zona molto frequentata e con un grande afflusso di traffico, deviato su quella strada per i lavoro di una rotatoria dei lavori. Da quello che so, qualcuno ha suonato, dicendo di dover prendere accordi per un funerale, Stefano ha aperto ed è sceso nel magazzino - seguita -, in pratica la vittima ha aperto ai suoi assassini. Lo hanno aggredito, ma ha fatto in tempo a urlare. Il fratello lo ha sentito ed è sceso anche lui. È stato legato e imbavagliato e i tre hanno poi frugato in casa".

Il sindaco ha già ricevuto una telefonata dal prefetto di Fermo Maria Luisa D'Alessandro: "insieme vedremo il farsi. Forse ci sarà un potenziamento delle forze dell'ordine - conclude -, ma non possiamo sorvegliare casa per casa".