Rapina a Sant'Elpidio a Mare, ucciso per 10 euro

Tragedia in un’impresa di pompe funebri: legato e imbavagliato dai banditi, Stefano Marilungo è morto davanti al fratello

Nel riquadro, la vittima della rapina a Sant'Elpidio a Mare, Stefano Marilungo (Zeppilli)

Nel riquadro, la vittima della rapina a Sant'Elpidio a Mare, Stefano Marilungo (Zeppilli)

Fermo, 29 aprile 2018 - Morto soffocato per una rapina eseguita con una ferocia inaudita (FOTO). Hanno suonato al campanello dell’impresa funebre Marilungo di Sant’Elpidio a Mare e in tre, con il volto scoperto, si sono presentati sostenendo di avere bisogno di un funerale per un loro parente. Una volta dentro, hanno minacciato uno dei proprietari, Stefano Marilungo di 65 anni, e gli hanno intimato di consegnare loro tutto il denaro presente nella sede dell’azienda, che si trova al piano terra di una palazzina dove vivono i due fratelli titolari dell’impresa.

Quando però l’uomo ha detto ai banditi di non avere soldi in cassa, si è scatenata tutta la loro furia: lo hanno picchiato con ferocia inaudita, quindi legato mani e piedi dietro la schiena ed imbavagliato fino farlo morire soffocato. Una rapina di una brutalità inquietante che è finita in tragedia, quella consumata in via Adige da una banda composta da tre uomini dell’Est Europa e che ha fruttato il misero bottino di 10 euro.

E’ accaduto intorno alle 16 di ieri, quando i rapinatori, che avevano studiato il piano nei minimi dettagli, si sono fatti aprire la porta dal più giovane dei fratelli, mentre l’altro, Sergio di 72 anni, si trovava nella sua abitazione all’ultimo piano. Dopo aver condotto Stefano nel piccolo ufficio dell’azienda, convinti che li si trovasse una cassaforte, gli hanno chiesto più volte il denaro, colpendolo con calci e pugni. Poi lo hanno legato con del nastro da pacchi, coprendo completamente il viso, fino a non farlo respirare.

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Nel frattempo Sergio, attirato dai rumori e dalle grida, è sceso al piano terra e, appena giunto alla fine delle scale, si è trovato di fronte i tre banditi, che hanno chiesto anche a lui di consegnare loro tutto il denaro. L’uomo ha tirato fuori il portafogli con dentro 10 euro e lo ha dato ai rapinatori. Alla vista della misera somma, i tre si sono imbufaliti ed hanno iniziato a picchiare con calci e pugni anche il 72enne. Quindi, lo hanno legato e imbavagliato con la stessa tecnica, per poi fuggire.

A lanciare l’allarme è stato un vicino, che, rientrando a casa con la moglie, ha notato la porta della palazzina dei Marilungo aperta e udito dei lamenti. Quando si è avvicinato, ha intravisto Sergio, lo ha slegato e liberato dal bavaglio. Sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 e della Croce Azzurra di Sant’Elpidio a Mare che, dopo aver soccorso il più adulto dei fratelli, si sono trovati di fronte alla macabra scena: Stefano era ancora legato e privo di vita.

Subito dopo hanno raggiunto il luogo del delitto i carabinieri e la polizia anticrimine, che hanno transennato la zona per evitare l’inquinamento delle scena del crimine, in attesa dell’arrivo del Reparto Scientifico di Ascoli Piceno. Gli specialisti hanno effettuato i rilievi nella palazzina e fatto un prelievo di materiale organico da sotto le unghie del fratello sopravvissuto alla rapina, con la speranza di trovare tracce di dna di qualcuno dei banditi con i quali c’è stata la colluttazione. In via Adige è giunta anche il sostituto procuratore di Fermo, Francesca Perlini, che coordina le indagini sulla rapina e l’omicidio. Secondo le testimonianze di alcuni residenti, i malviventi sarebbero stati visti aggirarsi in zona, a bordo di una Mercedes Classe A nera, già nei giorni precedenti.

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