Omaggio ai caduti e onorificenze La festa del 2 giugno unisce tutti

Prefetto, sindaci, forze armate, associazioni e tanti studenti vestiti di tricolore alla cerimonia al Girfalco

Omaggio ai caduti e onorificenze  La festa del 2 giugno unisce tutti

Omaggio ai caduti e onorificenze La festa del 2 giugno unisce tutti

È il compleanno della Repubblica il 2 giugno, è il giorno in cui gli italiani, e per la prima volta anche le italiane, hanno scelto al referendum di cominciare a costruire la democrazia e a sognare la Costituzione. Lunga e emozionante la giornata fermana che ha visto la partecipazione di tutte le istituzioni del territorio, di tantissimi sindaci, le forze armate, le associazioni, i reduci, l’Anpi, il presidente della Provincia Ortenzi, il senatore fermano Francesco Verducci. Una festa di tutti e per tutti, c’erano i bambini della scuola media di Torre di Palme, vestiti di tricolore, pronti a cantare Fratelli d’Italia anche nella lingua dei segni, a testimoniare che nessuno deve restare indietro.

Il prefetto Michele Rocchegiani ha letto il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ribadito l’impegno che ci vuole, giorno dopo giorno, per difendere le conquiste del passato. L’omaggio al monumento ai caduti di tutte le guerre, al Girfalco, e poi alla targa che ricorda il 2 giugno, in piazza del Popolo, per poi raggiungere la Prefettura, per celebrare in maniera adeguata le persone che si sono distinte nella loro professione, che hanno saputo onorare il Paese con il loro impegno.

Al generale Luigi Alessandrini è andato il titolo onorifico di commendatore, consegnato dal sindaco di Montegiorgio Michele Ortenzi. Alessandrini, generale dei carabinieri in pensione, già insignito come cavaliere e ufficiale, oggi conquista il nuovo titolo per il suo impegno di oltre 20 anni con l’azienda Tod’s, dimostrando un senso del dovere non comune. E ancora, titolo di ufficiale a Giovanni Martinelli, affiancato dal sindaco di Sant’Elpidio a Mare Alessio Pignotti, anche lui già cavaliere, per il suo non comune attivismo sociale e culturale. Diventa cavaliere invece Licio Livini, per il suo lavoro nell’ambito del mondo sanitario, come medico e come manager, a gestire i grandi cambiamenti e le emergenze enormi della sanità fermana. C’era Livini quando sono stati riorganizzati gli ospedali di comunità, era in prima linea sotto il sisma del 2016 e per col Covid nel 2020. Cavaliere anche Stefano Angelici, primario di medicina del Murri, durante la pandemia si è ammalato in maniera seria proprio per fare, fino in fondo e con grande professionalità, il suo lavoro. A premiarlo il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli. Onorificenza anche per Antonio Massimiliano Carrino, luogotenente carica speciale dell’arma dei carabinieri, comandante della stazione di Sant’Elpidio a Mare, impegnato con sensibilità e doti umane su tante emergenze, non ultima proprio la pandemia del 2020. Cavaliere anche Anna Rita Priori, agente di polizia in pensione, ancora oggi impegnata al centro antiviolenza di Macerata per accogliere donne vittime di violenza di genere. Per la Guardia di Finanza, il titolo è andato all’appuntato scelto Maurizio Bosi che si è distinto in maniera particolare nella tutela del made in Italy e nei controlli contro il contrabbando e l’immigrazione clandestina. Per lui il neo sindaco di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella, che ha partecipato alla cerimonia anche per Wladimiro Bonifazi, oggi dirigente delle professioni sanitarie a Villa dei Pini, durante l’emergenza Covid impegnato al centro Covid di Campofilone a portare sollievo e speranza ai malati.

Cavaliere anche Luigina Amaolo, ragioniera del calzaturificio Portland’s di cui è anche socia, nel 2020 ha donato all’ospedale Murri apparecchiature e strumenti indispensabili per prendersi cura dei complessi pazienti Covid. L’ultima medaglia è andata alla memoria di Egisto Virgili, deportato e internato in Germania, nel campo di Dortmund, fino al giugno del 1944, per lui una preghiera e un pensiero da consegnare nelle mani del nipote che oggi porta con orgoglio il suo stesso nome.

Angelica Malvatani