
"Pensioni, Naspi e cassa integrazione Inps al fianco di cittadini e imprese"
Un ritorno a casa, dentro un palazzo dalla vista unica, affacciata verso la città di Fermo e con un angolo di mare. È la sede tutta nuova dell’Inps, lungo la Pompeiana, nel palazzo che ha ospitato per tanti anni dalla questura, oggi di proprietà dell’Istituto nazionale di previdenza sociale grazie ad una permuta realizzata con l’Inail, precedente proprietario. Ieri il taglio del nastro, con il vescovo Rocco Pennacchio a portare il saluto e a ricordare il valore del lavoro e dell’attenzione ai fragili e agli anziani. Dal primo gennaio il direttore provinciale è Maurizio Petrelli, per l’inaugurazione ha voluto tutte le istituzioni del territorio, a partire dal Prefetto, e poi i vertici delle forze dell’ordine, il mondo produttivo, i sindacati, le associazioni di categoria, per un abbraccio corale ad un istituto che vuole essere punto di riferimento per tutti. Lo ha sottolineato anche il consigliere provinciale, Andrea Putzu, che ha ricordato la vocazione produttiva del fermano che ha bisogno dell’Inps per dare qualità al lavoro e alla vita delle persone. Il vice sindaco Mauro Torresi ribadisce la soddisfazione per un palazzo che torna a vivere e offre servizi efficaci e fondamentali. Il trasloco è avvenuto nel fine settimana, fino a venerdì si stava nella sede di Sant’Alessandro, nei locali della Diocesi, da ieri gli utenti sono nella nuova sede, con i 55 dipendenti della sede provinciale: "Non sono tanti i nostri dipendenti, spiega la direttrice regionale Emanuela Zambataro, speriamo dal primo marzo di poter avere nuove forze. Nel frattempo chi c’è lavora benissimo e porta a casa una mole di interventi importante". Nel 2022 sono state erogata 3 mila e 500 pensioni del settore privato, 230 nel pubblico, 7400 domande per la Naspi, 1350 trattamenti di fine rapporto: "Abbiamo erogato 700 casse integrazioni ordinarie, in questo senso siamo già molto attenti alla situazione che si è venuta a creare dopo l’incendio alla Bakery, saremo pronti a sostenere i lavoratori con tutto ciò di cui necessiteranno in questo momento difficile".
Sono stati erogati 28 mila assegni unici e 2395 domande di invalidità civile, con una media di 85 giorni per concludere l’iter: "In questo senso abbiamo la necessità di chiedere aiuto per snellire un iter che resta complesso. Ne ho parlato anche con il presidente della Regione Acquaroli, il punto di partenza per avviare la procedura è la chiamata a visita che viene gestita dalle aree sanitarie, la nostra è abbastanza virtuosa, con 66 giorni di media, altre arrivano anche a 120 giorni. Quello che chiediamo è che si possa prevedere un protocollo che validi il certificato medico introduttivo che per esempio per i malati oncologici è gratuito e diventa un atto di civiltà vero". L’ufficio di Fermo ha assistito 5 mila e 700 aziende, oltre a 14 mila lavoratori autonomi, un ufficio che è risultato il più produttivo delle Marche: "E’ un grande impegno di tutti e crea valore per la collettività. Le presenze che abbiamo registrato in questo giorno di festa ci confortano, per lavorare bene abbiamo bisogno di sinergie e di collaborazioni".
Angelica Malvatani