Polmone perforato dalla coltellata. Jeddi muore dopo la rissa in piazza

Il 22enne nato in Italia da genitori marocchini non ce l’ha fatta, è deceduto ieri all’ospedale di Ancona. Il regolamento di conti è finito nel sangue: doveva essere una spedizione punitiva con altri due nordafricani .

Polmone perforato dalla coltellata. Jeddi muore dopo la rissa in piazza

Polmone perforato dalla coltellata. Jeddi muore dopo la rissa in piazza

Erano troppo gravi le condizioni di Jeddi Osama (22 anni) per le conseguenze delle botte subite durante la rissa dell’altra mattina, e del fendente (inferto forse alle spalle) che gli aveva perforato il polmone: il giovane cittadino italiano, nato da una famiglia di origine marocchina, è deceduto ieri, all’ospedale di Ancona dove era ricoverato in terapia intensiva. Un epilogo tragico per un fatto di sangue che ha scosso nel profondo la comunità locale, per una rissa avvenuta in Piazza Garibaldi, di inaudita brutalità, sfociata in un accoltellamento rivelatosi mortale per Jeddi. La sua salma non è stata ancora riconsegnata ai genitori in quanto, quasi sicuramente, sarà disposto un esame autoptico. Restano serie, ma non è dato in pericolo di vita, le condizioni del 17enne, tunisino, con pregiudizi di polizia, ricoverato a Fermo, che ha partecipato attivamente alla rissa ed è stato deferito in stato di libertà. Sono stati arrestati dalla Squadra Mobile della Questura di Fermo, invece, il marocchino 34enne, richiedente asilo e incensurato, per il reato di omicidio (era prevista per oggi la convalida dell’arresto); e un egiziano di 22 anni, irregolare, anche lui con pregiudizi di polizia, per rissa aggravata. Le volanti della Polizia di Stato, intervenute in Piazza Garibaldi, l’altra mattina, hanno potuto fermare tutti i partecipanti alla rissa che si era scatenata intorno alle 4 ed è proseguita per un buon lasso di tempo. Gli agenti hanno anche immobilizzato il marocchino 34enne che, dopo essersi scagliato contro i tre giovani nordafricani, brandiva ancora un coltello mentre si avvicinava ai poliziotti, ricorrendo al Taser per renderlo inoffensivo. Le indagini della Squadra Mobile, dirette dalla locale Procura, stanno permettendo alla magistratura di ricostruire l’accaduto per il quale non si esclude alcuna pista. Ulteriori dettagli utili alla ricostruzione dell’accaduto potranno venire dalle telecamere della videosorveglianza che gli inquirenti stanno acquisendo. Intanto, ieri, nel pomeriggio, il sindaco Massimiliano Ciarpella ha partecipato ad un altro Comitato per la sicurezza tenutosi in Prefettura (D’Alascio ha assicurato maggiori controlli) forse anche in vista della predisposizione di provvedimenti atti a regolamentare, magari limitandola a precise fasce orarie, la frequentazione della piazza nelle ore notturne, nell’intento di arginare il ripetersi di risse e scontri tra gruppi di stranieri, per lo più nordafricani.

Marisa Colibazzi