La cultura del dono, prelievo multiorgano effettuato con successo. "C’è tanta solidarietà"

Grazie ad Antonella Monterubbianesi un paziente del nord Italia può continuare a vivere, la dottoressa Fiore racconta: "Un lavoro complesso, sia dal punto di vista clinico che da quello logistico-organizzativo"

Alcune fasi del delicato intervento

Alcune fasi del delicato intervento

Fermo, 28 marzo 2024 – Fermo c’è sempre, quando si tratta di donare, una comunità solidale che sa andare sempre oltre l’indifferenza, anche quando pare ci sia solo dolore. È un nuovo racconto di generosità quello che arriva dall’ospedale Murri dove, nei giorni scorsi, è stato effettuato il primo prelievo multiorgano del 2024: "E ancora una volta il Fermano si dimostra un territorio ricco di persone con un spiccato altruismo e con una generosità che va oltre la morte, commenta Daniela Fiore, coordinatrice per la donazione di organi e tessuti del Murri, Nel caso specifico, la persona che ha dato il consenso a donare i propri organi era molto ben voluta e altruista. E con il suo gesto di grande generosità consentirà ai pazienti riceventi di continuare a vivere".

Era generosa in vita Antonella Monterubbianesi, per tutti Farga, in questi giorni si sono moltiplicati i commenti di cordoglio e dispiacere per la sua scomparsa improvvisa, lei che andandosene ha deciso di lasciare ancora tanta vita, donando gli organi: "Il prelievo in questione è stato piuttosto complesso dal momento che il ricevente si trovava a migliaia di chilometri di distanza dall’ospedale del nord Italia in cui sarebbe stato effettuato il trapianto, spiega la dottoressa Fiore che sottolinea l’immensa macchina che si mette in piedi quando si avvia una procedura simile, abbiamo proceduto con il prelievo per poi trasportare in ambulanza un organo all’aeroporto di Falconara. Lì è atterrato un aereo che ha poi trasferito l’organo nell’ospedale dove nel frattempo è arrivato il ricevente. Un lavoro complesso, sia dal punto di vista clinico che da quello logistico-organizzativo. Ma tutto ha funzionato per il meglio". Il Fermano, si diceva, ancora una volta brilla per la generosità delle donazioni di organi.

E lo dicono anche i numeri dell’Ast di Fermo, diretta da Roberto Grinta. L’ospedale Murri di Fermo, guidato dal direttore Elisa Draghi, per il 2023 ha centrato tutti gli obiettivi prefissati dalla Regione per le donazioni di organi e tessuti: "Nel 2023 sono stati superati tutti i livelli minimi sia nel rapporto tra donatori effettivi di organi e numero di cerebrolesi deceduti in Terapia Intensiva, sia nel rapporto tra cerebrolesi deceduti in Rianimazione e le riunioni del collegio medico per l’accertamento di morte con criteri neurologici, spiega ancora la dottoressa Fiore, Il collegio è costituito da un medico della direzione medica, un medico specialista in anestesia e rianimazione e un neurologo. Superati gli obiettivi anche nel numero di donatori di cornee, in crescita rispetto al 2022. E quest’anno si registrano già sei prelievi di cornee. Numeri che fanno del Fermano una terra virtuosa di donatori, anche in virtù del fatto che al Murri l’età media dei donatori stessi è di 82 anni e nell’ospedale di Fermo non confluiscono i donatori neurochirurgici e da politrauma".

La dottoressa Fiore ribadisce che quello che si diffonde è una reale cultura del dono: "Noi lavoriamo per far capire che il compito ultimo di un medico è cercare di salvare le persone, quando questo non è possibile possiamo provare a moltiplicare la sua vita in altre esistenze. Su questo possiamo contare sulla sensibilità immensa dei giovani, torneremo nelle scuole il prossimo anno per il premio intitolato a Matteo Biancucci, donatore di organi di soli 15 anni, sul suo esempio costruiamo una comunità solidale".