Batterio nelle lenti, rischia la vista. Aspirante miss racconta il suo incubo: "Il trapianto di cornea mi ha salvato"

Mariagrazia Casale, 20 anni, residente a Vallefoglia, ora indossa gli occhiali. La sua è stata un’odissea: "Ero alla finale nazionale di un concorso di bellezza. Il ricovero in ospedale". Poi la corsa contro il tempo

Due immagini di Mariagrazia Casale. A destra, eccola con la benda. La sua odissea ha avuto un lieto fine

Due immagini di Mariagrazia Casale. A destra, eccola con la benda. La sua odissea ha avuto un lieto fine

Pesaro, 22 marzo 2024 – “Un fungo nel liquido dove riponevo le lenti a contatto, e a causa di un batterio ho rischiato di perdere la vista. Il trapianto di cornea mi ha salvato". E’ il racconto di Mariagrazia Casale, 20 anni, residente a Vallefoglia, che racconta di riaver riabbracciato la luce dopo un periodo letteralmente buio.

“A settembre di 2 anni fa mi trovavo a Sapri, in Campania, per la finale nazionale di un concorso di bellezza chiamato "la bella d’Italia" – racconta Mariagrazia che, prima di questa brutta avventura, aveva un promettente futuro come miss -: appena sveglia, come sempre, ho indossato le lenti a contatto giornaliere e a metà mattina le ho riposte nell’astuccio con il loro liquido. Ho rimesso le stesse lenti nel pomeriggio perché sapevo che, anche se giornaliere, possono essere indossate nuovamente a patto di non superare le 24 ore. Le ho tenute fino a sera ma quando mi sono svegliata sentivo l’occhio sinistro semichiuso e avevo delle secrezioni simili a quelle della congiuntivite. Le altre ragazze mi hanno consigliato degli impacchi di camomilla".

Passano i giorni e l’occhio peggiora: "dopo tre giorni il mio occhio era sempre più chiuso con macchioline giallastre nell’iride e soprattutto non ci vedevo più: mi sono rivolta ad un oculista privato che ha subito capito il problema. Mi ha detto che si trattava di un batterio da lente a contatto, mi ha dato delle gocce, mi ha bendato l’occhio e mi ha detto che sarebbe stato necessario andare in ospedale".

Mariagrazia non ha atteso oltre: con l’occhio bendato, gli occhiali da vista e gli occhiali sole a protezione ha preso il treno fino a Roma dove sono arrivati io suoi genitori che l’hanno portata all’ospedale di Sant’Orsola a Bologna, specializzato nel settore anche grazie all’utilizzo di un nuovo microscopio per chirurgia oftalmica dell’IRCCS.

"Mi hanno ricoverato d’urgenza e nel frattempo il mio occhio era molto peggiorato – racconta Mariagrazia -: mi hanno prestato le prime cure e mi hanno dimesso con la terapia che, in un paio di mesi, ha debellato il batterio. La cicatrice, però, era rimasta e non mi permetteva di vedere in maniera limpida e così sono stata messa in lista per il trapianto che è avvenuto il 18 luglio 2023, con una cornea artificiale. Ci vorrà tempo per recuperare completamente: dai 2,75 di miopia che avevo prima ora ho 6 gradi, ho ancora i punti e presto avrò la visita di controllo. Quello che mi è accaduto è un fatto raro, mi hanno spiegato, ma succede e per questo consiglio a tutti di non usare mai per più volte le lenti giornaliere e di stare attenti perché ci vuole davvero molto poco".

Ora la vita di Mariagrazia, anche se ha recuperato la vista, non è più esattamente come prima: "non me la sento più di sfilare – racconta -: non riesco più a stare senza occhiali, mi gira la testa quando li tolgo per molto tempo. Mi concentrerò sullo studio: ho cambiato facoltà e da economia sono passata a scienze dell’educazione, sempre a Urbino, però ho conservato il mio lavoro al Mac Donald’s di Pesaro". Tra i cambiamenti nella vita di Mariagrazia ce n’è anche un altro: "Prima avevo una montatura tonda, bruttina, ora, visto che dovrò portare gli occhiali a vita, ho una montatura all’ultima moda".