REDAZIONE FERMO

Smascherata la truffa delle scarpe sul web

Montegranaro, i carabinieri hanno denunciato due persone. A far scattare le indagini una donna che aveva acquistato online 3500 euro di calzature

Hanno incassato 3.500 euro per la fornitura di una partita di scarpe venduta online e poi sono scomparsi. Hanno dovuto però fare i conti con i carabinieri che li hanno scovati e denunciati. Nei guai sono finiti un rumeno di 46 anni e un giovane di 26 anni entrambi residenti nella provincia di Firenze. A dare un nome e un volto ai due truffatori sono stati i militari di Montegranaro, dopo un’attività investigativa ad hoc, condotta anche con l’ausilio di tabulati telefonici e documentazione bancaria. Tutto è iniziato quando una donna di Montegranaro, a novembre ha acquistato su un sito internet, una partita di scarpe al prezzo di 3.500 euro, cifra apparentemente molto conveniente in relazione ai correnti prezzi di mercato. Dopo una prolungata trattativa con i venditori, avvenuta via mail e con contatti telefonici, la donna è stata indotta a versare la somma di 3500 euro su un Iban indicato dai venditori.

L’acquirente, dopo aver eseguito l’operazione bancaria ha, però, atteso invano, per circa due settimane, l’invio della merce e ha tentato di contattare i venditori che nel frattempo avevano rimosso l’inserzione sul sito internet, disattivando anche la casella di posta elettronica e il recapito telefonico. La donna ha segnalato la truffa ai carabinieri di Montegranaro. E così gli uomini dell’Arma, di concerto con l’autorità giudiziaria, hanno avviato un’approfondita attività investigativa, attività che ha consentito di smascherare i due malviventi. I due sono stati così denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo per truffa in concorso. "Esortiamo i cittadini – l’appello del comandante della Compagnia di Fermo, il colonnello Nicola Gismondi – a diffidare da annunci con prezzi particolarmente vantaggiosi, dietro ai quali potrebbero nascondersi vere e proprie associazioni criminali dedite a truffe e ricettazione di oggetti rubati".

Fabio Castori