Standing ovation per Federico Buffa

Una serata indimenticabile al Teatro delle Api con Federico Buffa, accompagnato da Alessandro Nidi al pianoforte. Il racconto avvincente della vita di Michael Jordan ha incantato il pubblico, lasciandolo desideroso di più.

Standing ovation per Federico Buffa

Una serata indimenticabile al Teatro delle Api con Federico Buffa, accompagnato da Alessandro Nidi al pianoforte. Il racconto avvincente della vita di Michael Jordan ha incantato il pubblico, lasciandolo desideroso di più.

La standing ovation finale, che a tratti sembrava non volesse proprio terminare, è la fotografia perfetta di una serata unica al Teatro delle Api con Federico Buffa. Accompagnato al pianoforte da Alessandro Nidi. Lo storyteller ha incantato i presenti con il suo cavallo di battaglia: la storia di Michael Jordan. Dall’infanzia difficile al tiro conclusivo sulla sirena contro gli Utah Jazz nel ‘98, rinominato ’The Shot’, dalla discriminazione razziale presente nel sud degli Stati Uniti alla prima partita tra ’bianchi’ e ’neri’ insieme. "Nelle squadre NBA ogni giocatore ha un nomignolo – spiega Buffa – il suo era Jesus. Per farvi capire..." Toccante la prima parte del racconto, con Jordan protagonista di eventi che lo hanno avvicinato alla morte in molteplici occasioni; incalzante il ritmo nella parte centrale, sulla sua carriera con i Bulls, con cui ha vinto 6 anelli, di cui tre consecutivi dal ‘96 al ‘98 da Mvp indiscusso. Le parole di Buffa hanno accompagnato i presenti in una storia fatta di cadute e di risalite, come nel più classico dei viaggi dell’eroe, lasciando tutti a bocca aperta, con la voglia di restare ancora ad ascoltarlo per ore ed ore. Iconici i siparietti che evidenziano la competitività di Jordan che "segnava su un taccuino i nomi di chi gli procurava uno sgarbo e poi si vendicava, a modo suo, in campo" così come la leggendaria partita del ’Flu Game’ in cui con 39 di febbre immaginò ogni singola azione in anticipo e nel finale decise l’incontro, come detto da Buffa "Ecco cosa accadrebbe se un umano utilizzasse il 100% del suo cervello. Solo lui, e Alì nel match contro Foreman, lo hanno fatto". Sì è aperta nel migliore dei modi, dunque, la stagione teatrale a Porto Sant’Elpidio, con un fuoriclasse a darne il via.

Nadir Tomassetti