Della Valle porta il ciak in azienda: "Serial televisivo sull’artigianato"

L’idea del patron di Tod’s per valorizzare il made in Italy. Ok al bilancio, 500mila euro per progetti di solidarietà

Diego Della Valle è stato confermato dal cda alla presidenza del Gruppo Tod’s, il fratello Andrea è il vicepresidente

Diego Della Valle è stato confermato dal cda alla presidenza del Gruppo Tod’s, il fratello Andrea è il vicepresidente

Sant’Elpidio a mare (Fermo), 25 aprile 2024 – L’assemblea degli azionisti del Gruppo Tod’s ha rinnovato il Cda e confermato Diego Della Valle alla presidenza (e il fratello Andrea vicepresidente), ma ha anche deciso come destinare gli oltre 39 milioni di euro di utile dell’esercizio di bilancio 2023, approvato ieri: 38 milioni e 500mila euro finiscono nella riserva straordinaria, mentre i restanti 500mila e poco più sono destinati alla specifica riserva per progetti di solidarietà nel territorio a conferma dell’attenzione del gruppo per il sociale.

Un’attenzione di lunga data, che da qualche tempo nei pensieri di Della Valle va di pari passo con temi come la sostenibilità ambientale e sociale, la volontà di investire e puntare sulla formazione di nuove leve che siano linfa per lo straordinario e unico universo del manifatturiero e del Made in Italy, e di comunicare i messaggi dell’artigianalità vera ai giovani. Magari, perché no, raccontandola sotto forma di storytelling.

"Ci sto pensando – ammette Della Valle –. Potrebbe essere un’idea costruire una sorta di serial televisivo, nell’ambito del nostro quartier generale (a Casette d’Ete, ndr ), dove si respira qualità a ogni angolo e, attraverso testimonial conosciuti o ambassador internazionali, stimolare la gente, portarla a vivere la vita dell’artigianalità italiana".

Ma è consapevole che di pari passo va tutelata e attenzionata la qualità della vita, "perché credo che non si possa pensare di parlare, o ritenersi ambasciatori, del Made in Italy e della qualità che rappresenta, se poi chi lavora per te non ha una qualità di vita più che accettabile, o se lavora in ambienti che non siano più che civili".

La parola d’ordine, dunque, è comunicare. E i modi per farlo sono tanti. È comunicazione anche portare alla fashion week o alla biennale di Venezia abili ciabattini che, in grembiuli immacolati, si mettono lì, con i loro strumenti e mostrano come si crea una scarpa. "Forse siamo stati i primi, tantissimi anni fa, a raccontare l’artigianato in questo modo. Poi ci siamo accorti che tutti avevano voglia di vedere gli artigiani in modo diverso, in funzioni diverse", dice l’industriale calzaturiero. E se questo è ciò che la gente vuole, Della Valle e la corazzata Tod’s glielo danno, facendo ogni volta un passo più avanti, inventando nuove, efficaci strategie comunicative.

"Continueremo ogni anno a vedere come raccontare la realtà artigianale italiana che, per noi significa, una super qualità". La mission: divulgare sempre di più la qualità del Made in Italy nel mondo e farlo attraverso l’artigianato. "Abbiamo ritenuto che questo segnale andava dato e lo diamo per noi, come Gruppo, ma anche per tutte le piccole aziende che vivono di grande artigianato. Il racconto dell’artigianalità deve rimanere uno dei punti centrali della nostra comunicazione".

Fascinosi, a parole, questi desiderata, ma a Della Valle non bastano. Punta anche ai fatti, partendo da un assunto ormai inconfutabile: "Oggi l’artigiano è merce rara. Possiamo aprire negozi in ogni parte del mondo in un amen, costruire belle aziende, ma dentro dobbiamo metterci persone che sappiano fare. Dobbiamo metterci ‘Maestri artigiani’". Non ci sono? Vanno formati. Come? "Stiamo mettendo a punto – dice –, noi, Regione Marche e Istituti Tecnici Superiori, un progetto formativo rivolto ai giovani, calibrato proprio su di loro, che si sviluppa in un biennio al termine del quale si ottiene il titolo di Maestro Artigiano.