Addio a Berger, l’Alberto dei Finzi Contini

L’attore austriaco, morto giovedì a 78 anni, interpretò il fratello dell’affascinante Micol (Dominique Sanda). Era tra i preferiti di Visconti

Addio a Berger, l’Alberto dei  Finzi Contini

Addio a Berger, l’Alberto dei Finzi Contini

di Paolo Micalizzi

Addio al fratello di Micol. Addio all’Alberto del film Il giardino dei Finzi Contini diretto da Vittorio De Sica e girato in gran parte a Ferrara nel 1970: vincitore nel 1972 di un Oscar come miglior film straniero. Come è noto la vicenda del film, liberamente tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore Giorgio Bassani, è ambientata nel periodo 1938 – 1943 e in quest’arco di tempo si dipana la storia di una ricca e aristocratica famiglia israelita che le leggi razziali prima e la deportazione nazista poi distruggeranno completamente.

Si tratta dei Finzi Contini che abitano in una lussuosa Villa circondata da un vasto giardino. Qui vivono, appunto, Micol, interpretata dalla intensa e sensuale Dominique Sanda e Alberto, che è interpretato da Helmut Berger, che hanno come amici assidui due giovani israeliti : Giorgio (Lino Capolicchio) e Giampaolo (Fabio Testi). Giorgio è innamorato di Micol che gli dimostra soltanto simpatia e si concede invece a Giampaolo. Un gruppo di amici che si ritrovano spesso nella villa dei Finzi Contini dove vanno a giocare a tennis: scene in cui si vede spesso, appunto, Helmut Berger.

Le scene che riguardano gli amici che vanno a trovare Micol e Alberto sono state girate in Corso Ercole I d’Este: qui vi è l’ingresso del giardino della villa le cui riprese però sono state effettuate sia a Villa Ada nei pressi di Roma che a Villa Litti Bolognini nei pressi di Roma. Nel muretto del Castello Estense sono state effettuate poi le riprese di Giorgio e di Giampaolo prima che quest’ultimo, all’insaputa dell’altro, si rechi nella Villa dei Finzi Contini ad incontrare, e fare all’amore con Micol.

Ma a Ferrara sono state effettuate altre riprese: la casa dove abita Giorgio è in via Cisterna del Follo 1 che fu la dimora dello scrittore Giorgio Bassani; la strada dove Giorgio s’imbatte nella folla che entusiasta attende l’annuncio dell’entrata in guerra dell’Italia è in via Previati, dove è ubicata anche la Sala Boldini; la Scuola che Giorgio e Micol frequentavano da bambini era in via Borgoleoni ed è la stessa Scuola dove, nel finale del film, vengono radunati gli ebrei di Ferrara( tra cui tutta la famiglia Finzi – Contini) in attesa della deportazione. Escluso Alberto che ammalatosi di linfogranuloma maligno muore un anno prima e viene sepolto nel Cimitero ebraico di via delle Vigne 12.

Helmut Berger, attore austriaco scomparso giovedì improvvisamente a Salisburgo all’età di settant’otto anni, entrò nel mondo del cinema dopo essersi fatto notare come modello ed essere definito uno dei più belli del mondo, entrando in contatto con il regista Luchino Visconti- il maestro il cui primo film è Ossessione (1943) girato per la maggior parte nella nostra città - sul set del film Vaghe stelle dell’Orsa ( 1965).

Fu un incontro storico della sua vita, pubblica e privata, perché fra i due iniziò una relazione che durò tutta la vita, fino alla morte del regista nel 1976.

Con Visconti, Helmut Berger interpretò film come La caduta degli dei (1969) , Ludwig (1973) che gli diede grande successo, e Gruppo di famiglia in un interno (1974) che lo consacrarono come un grande attore, ma è anche vero che quella de Il giardino dei Finzi Contini contribuì notevolmente a renderlo sempre più noto.

A Helmut Berger è stato reso omaggio anche al Festiva del cinema che è in corso a Cannes proprio in questi giorni.