
Aggredisce e ferisce i passanti. Notte violenta per un pachistano
Una persona finita all’ospedale e la stazione ferroviaria in ostaggio per alcune ore. Altra notte brava del pakistano molesto che sta rendendo la vita difficile ai portuensi negli ultimi mesi. L’altra sera verso le 19 ha cominciato a inveire contro i passanti e gli avventori del bar buffet della stazione, nel centralissimo viale Cesare Battisti, diventato nell’ultimo periodo una zona densamente abitata di immigrati pakistani. L’uomo si è affacciato al balcone, visibilmente alterato, insultando e inveendo su chiunque passasse sul viale. Visto che nessuno gli dava retta, è sceso in strada ed è andato nella distesa davanti al bar, in quel momento affollato da tanti avventori che sorseggiavano un aperitivo o stavano facendo due chiacchiere dopo una giornata di lavoro. "L’ho visto arrivare bello ‘carico’ – racconta un testimone – ha preso di mira un nigeriano che non aveva fatto niente, l’ha insultato e poi si sono presi a botte".
Il nigeriano è un giovane richiedente asilo, che si vede spesso a Portomaggiore davanti a supermercati per racimolare qualche moneta in cambio dell’aiuto a caricare le borse della spesa nel baule nelle auto dei clienti. La situazione stava degenerando, per cercare di porre fine alla zuffa davanti al bar ha provato a fare da paciere un avventore di Massa Fiscaglia. Dapprima il pakistano se n’è andato, ma era solo una finta.
In realtà l’uomo è andato nella zona antistante il magazzino della stazione, dove ha racimolato un bastone, con il quale ha colpito con violenza alla testa il volenteroso pacificatore. E’ stata una botta tremenda: è rimasto ferito alla testa, una vasta ferita che ha cominciato a sanguinare copiosamente, tanto da formare una pozza di sangue, poi lavata dai gestori del locale. Il barista ha separato i contendenti e ha chiamato le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivate due volanti dalla caserma di Portomaggiore e un’ambulanza che ha raccolto il ferito. Dal momento che la ferita continuava a sanguinare, è stato trasportato all’ospedale di Cona, dove gli sono stati praticati dei punti di sutura. I carabinieri hanno poi accompagnato il pakistano violento sotto la pensilina dell’autobus, davanti alla stazione, ma anche da lì ha continuato a urlare e inveire, insultando i carabinieri. Di recente il sindaco Dario Bernardi, si è sentito in dovere di dire che "gli episodi dell’ultimo periodo sono opera della stessa persona, in stato di alterazione, con dei problemi".
Franco Vanini