Ai domiciliari per i mitra rubati. Esce per fare bancomat, arrestato

Nuovi guai per il 65enne che si impossessò delle due M12. I carabinieri lo hanno visto fuori casa poco dopo un controllo.

Ai domiciliari per i mitra rubati. Esce per fare bancomat, arrestato

Nuovi guai per il 65enne che si impossessò delle due M12. I carabinieri lo hanno visto fuori casa poco dopo un controllo.

Quando i carabinieri lo hanno visto davanti a un bancomat non ci hanno messo molto a riconoscerlo. Con quello che ha alle spalle, il suo è un volto difficile da scordare. Si trattava infatti dello stesso 65enne argentano recentemente arrestato per il furto due mitragliette M12 e di due caricatori con 180 colpi da una gazzella dei carabinieri. Per quei fatti, l’uomo era stato messo agli arresti domiciliari. Nella giornata di martedì, i militari avevano effettuato il normale controllo per verificare il rispetto della misura e lo avevano trovato regolarmente a casa. Nemmeno un’ora dopo, però, la pattuglia lo ha notato in strada, intento a prelevare al bancomat. I carabinieri si sono quindi fermati e lo hanno arrestato per evasione. L’uomo è stato poi subito rimesso in libertà su disposizione del pubblico ministero di turno (rimane ovviamente ai domiciliari dove si trovava a seguito della misura emessa per l’episodio delle armi).

Il furto delle mitragliette risale alla fine di febbraio. Le armi furono rubate dall’interno di un’auto di servizio mentre i militari erano impegnati a sedare una lite all’interno di un’abitazione. Le ricerche avevano visto scendere in campo oltre 800 carabinieri, tra uomini del comando provinciale, militari del Ros, sommozzatori e cinofili. Erano stati passati al setaccio 172 tra casolari e capannoni, battuti diversi corsi d’acqua ed eseguite trentanove perquisizioni. L’ultima a carico del 65enne.

f. m.