"Alberi abbattuti sull’argine, faremo un sit in per protestare"

Mobilitazione di residenti a Final di Rero. Il sindaco Perelli: "In caso di piene, va evitata la presenza di alberi"

"Alberi abbattuti sull’argine, faremo un sit in per protestare"

Domani, dalle 14 alle 16, alla darsena sotto il ponte abbattuto, un sit in contro il taglio degli alberi

Tanti gli alberi di Robinie e Querce che giacciono tagliati sull’argine sinistro del Po di Volano, alcuni alti quasi una decina di metri. "Lo reputo uno scempio inconcepibile, un affronto alla natura – afferma Michela Fumagalli, di origine bergamasca trasferitasi in un’abitazione sul fiume proprio per poter godere della pace che si respirava camminando fra quelle piante oggi stese a terra – e proprio per protestare e sensibilizzare tutti coloro che amano la natura, ho organizzato per domani, dalle 14 alle 16, presso la darsena sotto il ponte abbattuto, un sit in contro il taglio degli alberi. Oltretutto di questi abbattimenti non c’è mai stato un preventivo confronto con la popolazione". Gli alberi sono stati abbattuti per fare posto ai massi, depositati per rafforzare le sponde, cosa già effettuata sulla parte destra, nell’ambito dell’idrovia che ha visto l’inizio dei lavori nel 2007. Sulla protesta interviene anche il sindaco di Tresignana Mirko Perelli che afferma: "Umanamente e idealmente sono vicinissimo alla sensibilità che palesa Michela Fumagalli e la comunità di Final di Rero. Tuttavia sul taglio delle piante abbiamo chiesto fin dallo scorso agosto, con una lettera del nostro assessore all’ambiente Simone Mazzini, un incontro alla Regione, sottolineando la necessità di effettuare lavori preservando nel miglior modo possibile l’ambiente. Abbiamo già avuto alcune spiegazioni su come questo tipo di arginature siano in linea con le norme attuali per questo tipo di lavori. La necessità di rimuovere piante e sostituirle con questi grossi massi è per evitare che gli alberi, in caso di piene, finiscano nel fiume e facciano da tappo provocando disastrose esondazioni, come purtroppo sta succedendo in questi giorni nella vicina Romagna.

Ci è stato garantito che verrà realizzata un’isola in mezzo al fiume sulla quale verranno messe a dimora 16.000 essenze vegetali per compensare questi abbattimenti e vigileremo che questo avvenga". Perelli si dice scettico sull’utilità del progetto idrovia, "quando quelle risorse potevano essere spese per una linea ferroviaria Ferrara-Comacchio e per una superstrada Ferrara Mare degna di questo nome". Lavori eseguiti "nel rispetto delle norme nazionali e credo mi si debba riconoscere la strenua battaglia per mantenere il vecchio ponte, persa – conclude – proprio per la salvaguardia della storia e cultura del nostro territorio".

c.c.