REDAZIONE FERRARA

Blitz in via Scalambra. Nell’auto sospetta tirapugni e pistola. Scattano le denunce

I carabinieri hanno effettuato un controllo dopo gli allarmi dei residenti. Nel mirino due soggetti senza fissa dimora su un veicolo sotto sequestro.

Blitz in via Scalambra. Nell’auto sospetta tirapugni e pistola. Scattano le denunce

Dopo l’allarme lanciato da alcuni residenti della zona sulle problematiche di sicurezza legate ai palazzoni in disuso di via Scalambra, i carabinieri hanno passato al setaccio la zona. L’attività di controllo, concentratasi principalmente tra la ‘incriminata’ via Scalambra e la vicina via Maverna non ha mancato di dare risultati. Durante il servizio, una pattuglia della stazione di Pontelagoscuro ha notato un’auto sospetta ferma in via Gulinelli. A bordo c’erano due italiani senza fissa dimora di 38 e 45 anni. I militari li hanno immediatamente sottoposti a perquisizione. L’intuito degli uomini dell’Arma ha trovato ben presto conferma proprio all’interno della vettura. Nascosti nell’abitacolo c’erano infatti una pistola ad aria compressa senza tappo rosso, un tirapugni e un bastone di sessanta centimetri. Tutto il materiale è stato sequestrato e i due sono stati denunciati per porto di oggetti atti a offendere. Ma non è tutto. I successivi accertamenti svolti hanno permesso di accertare che la macchina su cui si trovavano era sottoposta a sequestro amministrativo da parte di carabinieri di Comacchio perché senza assicurazione. Il veicolo è stato quindi rimosso e affidato a un custode, in attesa della confisca. "Le attività di controllo nella zona – fanno sapere dal comando provinciale dell’Arma – continueranno anche nei prossimi giorni. L’invito per i residenti è di continuare a collaborare, segnalando al 112 qualunque situazione anomala venga notata".

Le situazioni di degrado in zona via Scalambra erano già state al centro, nei giorni scorsi, di una lettera di un abitante del quartiere. "Nei nove ‘scheletri’ di edifici adiacenti all’unico condominio regolarmente abitato, vivono abusivamente da anni decine di persone che vi accedono aprendo passaggi nelle inferriate del cantiere – scriveva il residente –. Gli abusivi degli ‘scheletri’ ormai entrano ed escono a qualsiasi ora del giorno e della notte, senza minimamente preoccuparsi di essere visti e osservati. D’altra parte l’assoluta impunità rende comprensibile tale ostentazione di sicurezza, arroganza e protervia. Evidentemente anche il passaggio quasi quotidiano dei mezzi delle forze dell’ordine non risulta né un’azione efficace né un utile deterrente".

L’autore della lettera segnala poi una crescita degli episodi di microcriminalità. "Negli ultimi mesi – aveva scritto – sono aumentati i furti negli appartamenti, nei garage e nelle cantine del seminterrato. Ci sono state auto danneggiate durante le ore notturne e persone in evidente stato di alterazione psicofisica che hanno urlato, minacciato ed inseguito una persona nel cuore della notte, con richiesta di intervento delle forze dell’ordine da parte dei condomini svegliati dalle urla dei due energumeni che vagavano sulla ferrovia". Il residente parlava infine di una "percezione di costante pericolo" a seguito della quale "alla sera non si esce più tanto volentieri né a cuor leggero e si cerca di rientrare sempre accompagnati nelle ore notturne, magari lasciando la macchina fuori perché entrare di notte nel seminterrato è inquietante". La situazione di via Scalambra è finita anche al centro di una interpellanza dei consiglieri Pd Davide Nanni e Matteo Proto, i quali hanno chiesto al sindaco Alan Fabbri chiarimenti sulla situazione di "degrado sociale e diffusa insicurezza segnalate da cittadini residenti".

f. m.