Bolkestein, appello del Pd:: "La Regione intervenga"

Dopo la decisione del Consiglio di Stato, c’è subbuglio tra i balneari "Fondamentale salvaguardare il patrimonio". Sul litorale 97 stabilimenti.

Bolkestein, appello del Pd:: "La Regione intervenga"

Bolkestein, appello del Pd:: "La Regione intervenga"

COMACCHIO

Fornire un quadro normativo chiaro e in tempi rapidissimi sul tema delle concessioni balneari. È l’impegno chiesto in un’interrogazione a risposta immediata nell’aula dell’assemblea legislativa regionale dal Partito Democratico, che ha invitato la giunta Bonaccini a sollecitare governo e parlamento ad assumere le opportune iniziative legislative. Attraverso il documento è stato ricordato che il Consiglio di Stato ha stabilito l’illegittimità delle proroghe automatiche delle concessioni balneari, confermando la scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre 2023. Il gruppo Pd ha precisato che "in Emilia-Romagna sono presenti 1.067 imprese balneari", delle quali 97 nel territorio comacchiese, che garantiscono occupazione e indotto: "È fondamentale - ha sottolineato il Pd - salvaguardare il valore del patrimonio balneare regionale e tutelare le imprese e i lavoratori. Non è possibile scaricare sulle amministrazioni comunali l’onere di definire i bandi con le attuali norme e le attuali dotazioni. Il risultato sarebbero disparità inaccettabili da una località all’altra e carichi di lavoro insostenibili per gli enti locali".

Nell’occasione è stato ricordato come la Regione abbia proposto al governo un documento, condiviso con le associazioni di categoria, per dare certezze al settore balneare in vista dell’applicazione della cosiddetta legge Bolkestein, che prevede, fra le altre cose, il riconoscimento del valore dell’impresa balneare, degli investimenti effettuati e della professionalità degli operatori. All’interrogazione ha risposto il sottosegretario alla presidenza di giunta, il quale ha riferito che "Il governo non ha ancora adottato i decreti attuativi stabilendo nel ‘Mille proroghe’ di posticipare la scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2024. A fronte di un mancato adeguamento al diritto europeo, l’Unione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia e nel frattempo il Consiglio di Stato ha confermato la validità delle concessioni alla fine del 2023. Il governo non pare intenzionato a intervenire nel breve periodo pregiudicando così l’attività degli attuali concessionari col rischio che i tribunali agiscano revocando le concessioni. Occorre superare l’inerzia. La Regione ha più volte sollecitato il governo con la richiesta di un incontro urgente cui ancora non è stato dato corso. L’attenzione resterà alta per arrivare a una soluzione equilibrata nel rispetto di cittadini, imprenditori e certezza del diritto". Il Pd si è detto soddisfatto della risposta.

Valerio Franzoni