Lasciato morire in strada, o comunque abbandonato sul ciglio della Statale Adriatica, nei pressi di Monestirolo, quando era già cadavere. Ucciso da una overdose di cocaina, dopo che uno dei 39 ovuli che aveva ingerito, si ruppe, facendo fuoriuscire cocaina. Solomon Okocha, nigeriano di 33 anni, è morto così, dopo una lunga e atroce agonia. Era il 12 marzo del 2020 e di questo terribile decesso, dopo tre anni, la procura riconosce come colpevole Victor Chukwuyekwu Obileme, 50 anni, connazionale della vittima. Colui che avrebbe trasportato il corpo senza vita di Okocha fino a Monestorilo per poi abbandonarlo sul ciglio della strada. Se invece lo avesse accompagnato in ospedale, il trentatreenne si sarebbe potuto salvare. Ma non è andata così. Quando Okocha, di ritorno da Torino, dove aveva ingerito gli ovuli di polvere bianca, ha iniziato sentirsi male, ha bussato alla porta di Obileme, in via Porta Catena, dove avrebbe dovuto espellere i 39 ovuli. Nonostante i dolori lancianti, il connazionale non lha accompagnato al pronto soccorso, ma ha lasciato che morisse. Da qui le accuse contestate dal pm Barbara Cavallo di omicidio e di aver trasportato droga tramite la vittima, un muratore incensurato. Nei giorni scorsi, il magistrato ha chiesto che Obileme venga processato. A questo punto il giudice dell’udienza preliminare deve fissare l’udienza per la discussione.
L’intercettazione. Mentre la causa del decesso è stata fin da subito chiara, almeno fin da quando nel corso dell’autopsia, furono scoperti gli ovuli pieni di droga. Più complesso ricostruire la rete di contatti di Okocha che era un muratore senza alcun precedente. Un grosso aiuto è arrivato anche da un’inchiesta della guardia di finanza di Trieste, su un ampio giro di stupefacenti. Tra le conversazioni intercettate dalle fiamme gialle, in una in cui si parlava di un corriere morto durante il trasporto di un carico e abbandonato senza vita sul ciglio della strada dai complici, tra Ferrara e Bologna. Parole che hanno subito portato alla vicenda di Monestirolo. E che hanno condotto a chi aveva abbandonato quel corpo in strada.
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