Abbiamo appreso dalla stampa che il candidato Anselmo ha invitato chi ha subito l’esproprio dei risparmi di una vita con messa in risoluzione per Dl Governo Renzi, della Carife a smettere di piangersi addosso e di rimboccarsi le maniche. Lo troviamo irrispettoso e assai poco costruttivo. Per educazione speriamo sia solo l’ennesimo abbaglio nella foga di una inesperta comunicazione elettorale.
Rimboccarsi le maniche è quello che noi facciamo dal 2015. Lei dov’era? Siamo felici per lei e suo padre che abbiate smesso di piangere; segno che ve lo potete permettere. Il problema è che ci sono ancora famiglie azzerate nei loro risparmi, che continuano a soffrire del danno subito dalle scelte politiche del principale partito che la sostiene: il Pd. Comprensibile, quindi, il suo qualunquistico e superficiale invito all’oblio, stile “Scurdammoce ‘o passato... Basta che ce sta ‘o sole”. Come può pensare che i ferraresi perdonino chi li ha portati ad essere considerati come degli appestati dopo aver subito due terremoti, uno sismico nel 2012 e uno economico nel 2015, con conseguenti morti e suicidi, e da ultima una pandemia? Domenica 22 novembre 2015 è una data che rimarrà nella storia “rossa” di Ferrara. Lei, con i suoi sostenitori Pd variamente assortiti, dagli ex sindaci ai candidati, che si propone a sindaco, non può permettersi di mandare in cantina sofferenza e umiliazione subita da tanti. Se vuole essere sindaco, dovrebbe prima approfondire i motivi che hanno portato a quei fatti e alle conseguenze economiche. Forse non vuole esserlo, dimenticavamo che a lei interessa solo mandare a casa Fabbri e questa Giunta. Se volesse approfondire, scoprirebbe che i problemi di Ferrara accumulatisi in 70 anni hanno un solo erede-attore: il Pd. Lei si preoccupa di cosa fare dei 9 miliardi di risparmi non investiti? Ma pensa che chi ha subito un tale “stupro” possa avere ancora fiducia in candidati che hanno simili padrini politici? Prima di pensare ai 9 miliardi serve riacquisire fiducia. Alan Fabbri, ancora prima di essere sindaco di tutti, ha cercato di aiutare in loco chi aveva perso i risparmi di una vita e a Roma Bergamini ha fatto il resto. Un lavoro immane che ha coinvolto chi non si è mai pianto addosso e si è rimboccato le maniche da subito. Invoca di continuo un confronto con sindaco e ora anche con il vicesindaco, ma è pronto a un confronto su questi temi prima di tutto con la città? O vuole continuare a minimizzare?
* Vice Mrt candidata lista civica Fabbri sindaco. Con Giovanna Mazzoni Mrt, Ivaldo e Roberto Bruciaferri, Daniela Tassinari, Claudio Sandri uniti ai restanti 31.992 Azzerati Carife