
Lega, arriva il commissario: "Curtarello boicottava il Carroccio sul territorio"
Il problema non è essere uno sconfitto, ma continuare a innescare mine. A un passo dal voto. Anzi, il giorno prima. Ottavio Curtarello appartiene, ora, alla categoria degli ex. Ex candidato sindaco di Argenta, ex segretario provinciale della Lega e – a questo punto – anche ex leghista essendosi dimesso da tutto. Ebbene, lo sconquasso provocato dalle sue decisioni – la mancata presentazione della lista, o meglio la presentazione della lista senza i nomi sufficienti per sostenere la candidata Gabriella Azzalli e le contestuali dimissioni a pochi sospiri dal silenzio elettorale – hanno provocato un’inevitabile slavina su tutta la Lega provinciale che, infatti, è stata commissariata. Il nuovo commissario, a cui spetta il non banale compito di dare forma definita al caos che regna, è Stefano Corti. Fedelissimo del segretario regionale, Matteo Rancan, Corti è il vice segretario vicario. Tra l’altro, al di là della compagine provinciale, c’è da dire che uscendo non solo Curtarello dal movimento, ma anche un’altra pattuglia di militanti, la sezione argentana è decaduta. Che ci fossero dissapori tra il livello provinciale e quello territoriale ferrarese non è un mistero. L’elezione di Curtarello alla segreteria provinciale, nei mesi scorsi, si è svolta in un clima da notte dei lunghi coltelli. Non ha aiutato, evidentemente, l’ostruzionismo rispetto alla candidatura a sindaca di Gabriella Azzalli, sempre ad Argenta. Sì, nella terra in cui lo stesso avvocato leghista (anzi, ex leghista), perse lo scalpo cinque anni fa. "Le dimissioni del segretario provinciale e di altri iscritti sono risultate pretestuose – commenta il segretario regionale del Carroccio, Matteo Rancan –, soprattutto considerando che negli ultimi mesi sia lui che il segretario di Argenta hanno costantemente boicottato l’attività politica della Lega sul territorio. Questo atteggiamento sarebbe comunque stato oggetto di valutazioni serie da parte della segreteria regionale dopo il voto, valutazioni che non sono state necessarie a seguito degli eventi recenti". Insomma, le ostilità erano già state attenzionate. Ma a questo punto, sarebbe legittimo chiedersi: fuoco amico? Rancan la pensa in maniera profondamente diversa. "Presentare le dimissioni alla vigilia del voto, con l’intento di colpire la regionale – spiega – è stato un gesto che ha minato la fiducia costruita nel corso di anni di impegno sul territorio con gli alleati e i ferraresi. Da sempre ribadisco a tutti coloro che vogliono fare politica che bisogna tenersi ben lontani dai personalismi, per proteggere il fine ultimo dell’attività che svolgiamo: il bene dei cittadini". Ora il commissario avrà un lavoro meticoloso da fare, in particolare in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. In questo, il primo a mettersi a disposizione è il vicesindaco uscente, Nicola Lodi che non rinuncia a una proverbiale scudisciata politica. "L’ormai ex segretario uscente e alcuni militanti argentani – dice a chiare lettere – hanno fatto il male del movimento su tutto il territorio. Sono contento della nomina del commissario Corti, che sono certo farà un ottimo lavoro per il bene della Lega". Ora c’è il commissario, ma parrebbe che nella Lega ferrarese, non ci sia proprio il rigore della caserma.