
"Ciao Corrado, il nostro è un arrivederci"
CENTO
Grande e accorato l’ultimo saluto a Corrado Salustro ieri pomeriggio nella basilica di San Biagio. Un ultimo saluto al quale non è mancata la presenza di Pasquale Luigi Laurenzano, console onorario della Polonia a Bologna e una corona di fiori bianchi e rossi del Consolato Polacco, istituzione che Salustro aveva guidato per oltre 30 anni a Bologna come console. "Un doveroso omaggio così come la presenza visti i tanti anni che ha dedicato al consolato – sono le parole dell’avvocato Laurenzano – alla famiglia, oltre al mio messaggio di cordoglio, ho portato anche quello del console generale di Milano, Anna Golec Mastroianni". Feretro che in questo ultimo saluto è stato accompagnato dalla presenza del figlio Matteo e della figlia Simona. Poi tantissimi, dagli amici, agli ex dipendenti, imprenditori e anche figure politiche come quella dell’ex sindaco e amico Flavio Tuzet, tanti rappresentanti dell’Arma dei carabinieri e dell’Anc a testimoniare il legame che c’era con colui che aveva costruito anche la caserma di Cento, oltre a una ventina sparse in tutta Italia. "Addio significa presso Dio, indica un luogo ma anche un arrivederci – ha detto don Paolo Marabini – è lì che ci rivedremo e che ha accolto Salustro mentre a chi è rimasto dona la forza della consolazione che dev’essere però alimentata anche dall’amicizia di chi sta intorno". Un’omelia durante la quale il sacerdote ha dato speranza. "E’ stata una morte che ha colpito tutti all’improvviso – ha detto il sacerdote – ci stringiamo tutti con affetto alla famiglia e a quanti gli hanno voluto bene e che ora devono superare questo momento. Lo ricordiamo così, come un uomo vigoroso e pieno di vita. Con la sua scomparsa però la morte ci viene ricordata ma la dobbiamo vedere non come buio ma come qualcosa che ha luce. E’ solo in quel momento che i nostri occhi potranno togliere i veli e, accolti da Dio che non ci lascia soli, vedere davvero la fraternità, l’unione, ma anche quanto era brutto e potente il male, creando divisioni. La morte è il passaggio da un luogo dove si scontrano il bene e il male a un altro dove Dio e il bene, vincono, un luogo dove nella lotta tra la vita e la morte, vince la vita". Il malore e la dura caduta non gli avevano dato scampo, morendo due giorni dopo a 74 anni, nella notte tre mercoledì e giovedì. E’ morto all’ospedale Maggiore di Bologna dov’era arrivato martedì scorso in elisoccorso in gravi condizioni dopo che, alla mattina, un amico si era allarmato per non aver avuto risposta. Allertati carabinieri, vigili del fuoco e sanitari, una volta entrati in casa l’avevano trovato riverso a terra, colpito da un malore e ferito gravemente alla testa dalla caduta dalle scale.
Laura Guerra